DICHIARAZIONE DI PYONGYANG

Difendiamo il socialismo e faccia­molo progredire

Pyongyang, 15 aprile 1992

Testo ripreso da Movimento per la Pace e il Socialismo - Agenzia di Informazione, anno I, n. 8, 15 maggio 1992


I delegati dei partiti politici di diversi paesi del mondo in lotta per la vittoria del socialismo, animati dalla ferma volontà di difendere e far progredire la causa del socialismo, pubblicano la seguente dichiarazione:

La nostra è l'epoca dell'indipendenza e la causa del socialismo è sacra per l'emancipazione delle masse popolari.

Basandosi sulle sconfitte subite dal sociali­smo negli ultimi anni in diversi paesi, gli imperialisti e i reazionari parlano di «fine» del­l'esperienza socialista. Ma questo non è che un sofisma che serve in realtà ad abbellire il capita­lismo e a sostenere l'ordine antico.

Il rovesciamento del socialismo e la restau­razione del capitalismo in certi paesi costituisco­no una perdita enorme per la causa socialista, ma non smentiscono nè la superiorità del socialismo nè il carattere reazionario del capitalismo.

Il socialismo è un ideale che l'umanità ha sognato per molto tempo e ne rappresenta il futuro.

Il socialismo per sua essenza è una società veramente popolare, in cui le masse popolari sono padrone in ogni campo e ogni cosa è al loro servizio.

La società capitalista invece, caratterizzata com'è dall'onnipotenza del denaro, è un sistema iniquo in cui domina una minoranza di sfruttatori e «i ricchi diventano sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri». Inevitabilmente una tale so­cietà si accompagna alla privazione dei diritti, alla disoccupazione, alla miseria, a ogni sorta di mali sociali che violano la dignità dell'uomo.

Solo il socialismo permette di eliminare ogni sorta di dominazione, di asservimento, di ineguaglianza sociale e di assicurare veramente ai popoli la libertà, l'uguaglianza, la democrazia autentica e i diritti dell'uomo.

Le masse popolari hanno lottato per molto tempo e duramente per costruire la società socia­lista e hanno dovuto versare molto sangue per questa causa.

Il fallimento del socialismo in alcuni paesi deriva dal fatto che non sono riusciti a costruire la società modellandola sulle esigenze fondamenta­li del socialismo sulla base della teoria scientifica socialista.

Quando le masse popolari sono veramente padrone della società, questa progredisce vitto­riosamente, come dimostrano tanto la teoria che la pratica.

I partiti impegnati a costruire il socialismo e l'umanità progressista ne hanno tratto una lezione preziosa.

Per difendere la causa del socialismo e farla progredire bisogna che ogni partito mantenga con fermezza la propria autonomia e sviluppi le pro­prie forze.

Il movimento socialista è un movimento autonomo. Il socialismo si disegna e si costruisce nel quadro di ogni paese e di ogni stato nazionale, sotto la responsabilità esclusiva del partito e del popolo di ogni paese.

Ogni partito deve stabilire la propria linea politica in base alla realtà del proprio paese e alle esigenze del proprio popolo e deve attuarla facen­do affidamento sulle masse popolari. I partiti non devono mai abbandonare i prin­cipi rivoluzionari, quali che siano le difficoltà e le circostanze, ma devono sempre tenere alta la bandiera del socialismo.

La causa del socialismo è la causa di ogni nazione ma è anche, al tempo stesso, la causa comune di tutta l'umanità.

Tutti i partiti sono chiamati perciò a stringe­re i rapporti di unità, cooperazione e solidarietà tra compagni basandosi sui principi dell'autonomia e dell'uguaglianza.

L'unità intemazionale è una necessità ur­gente nella lotta per il socialismo. In una fase in cui a livello intemazionale gli imperialisti e i traditori del socialismo si coalizzano contro il socialismo e contro i popoli, bisogna che i partiti che stanno edificando il socialismo e quelli che ad esso aspirano difendano e facciano avanzare il socialismo su scala intemazionale e al tempo stesso si sostengano e si aiutino reciprocamente nella lotta contro il dominio imperialista, l'asservimento capitalista e il neocolonialismo, per la giustizia sociale, la democrazia, il diritto alla vita e la pace.

Questo è un dovere internazionalista che si impone a tutti i partiti e a tutte le forze progressiste che aspirano al socialismo, ma è anche un impe­gno necessario alla causa di ciascuno.

Noi avanzeremo tenendo alta la bandiera del socialismo, in stretta unione con tutti i partiti, le organizzazioni e i popoli del mondo che lottano per la difesa del socialismo e contro il capitalismo e l'imperialismo.

Forti di una convinzione incrollabile, lotteremo uniti fino alla fine per aprire la strada al futuro dell'umanità.

La vittoria finale spetterà ai popoli che lottano uniti per il socialismo.

La causa del socialismo è invincibile.

Primi firmatari, presenti a Pyongyang il 15 aprile 1992:

PARTITO OPERAIO DEL BANGLADESH
PARTITO SOCIALISTA NAZIONALE DEL BANGLADESH
PARTITO PROGRESSISTA DEL POPOLO LAVORATORE DI CIPRO
PARTITO COMUNISTA DELL'INDIA (MARXISTA)
PARTITO COMUNISTA DELL'INDIA
PARTITO COMUNISTA DI GIORDANIA
PARTITO DEL LAVORO DI COREA
PARTITO SOCIALISTA NAZIONALISTA SIRI ANO NEL LIBANO
PARTITO POPOLARE RIVOLUZIONARIO DELLA MONGOLIA
PARTITO COMUNISTA UNITO DEL NEPAL (MARXISTA-LENINISTA)
PARTITO COMUNISTA DEL NEPAL (CEN­TRO UNIFICATO)
PARTITO DEGLI OPERAI E DEI CONTADINI DEL NEPAL
PARTITO COMUNISTA DEL NEPAL (UNITO)
PARTITO COMUNISTA DI SRI LANKA
PARTITO SOCIALISTA DELLA RINASCITA ARABA
PARTITO SOCIALISTA DI TURCHIA
PARTITO COMUNISTA D'ALBANIA
PARTITO COMUNISTA DI BULGARIA
PARTITO COMUNISTA DI BULGARIA (MARXISTA)
PARTITO DEL LAVORO DEL BELGIO
PARTITO COMUNISTA DI GRAN BRETAGNA
NUOVO PARTITO COMUNISTA DI GRAN BRETAGNA
PARTITO DEL LAVORO CAUSA COMUNE DI DANIMARCA
FORUM COMUNISTA DI DANIMARCA
PARTITO DEL LAVORO COMUNISTA PER LA PACE E IL SOCIALISMO DI FINLANDIA
PARTITO COMUNISTA TEDESCO
PARTITO SOCIALISTA OPERAIO UNGHERE­SE
PARTITO COMUNISTA DI IRLANDA
MOVIMENTO PER LA PACE E IL SOCIALI­SMO (ITALIA)
PARTITO RUMENO PER LA NUOVA SOCIE­TÀ
PARTITO COMUNISTA DI MALTA
PARTITO COMUNISTA DI NORVEGIA
UNIONE COMUNISTA POLACCA (PROLETA­RIATO)
PARTITO COMUNISTA «BOLSCEVICO» DI TUTTA L'UNIONE
PARTITO COMUNISTA OPERAIO RUSSO
PARTITO SOCIALISTA DEL POPOLO LAVO­RATORE DI RUSSIA
«UNIONE DEI COMUNISTI» DI RUSSIA
PARTITO COMUNISTA DEI POPOLI DI SPA­GNA
PARTITO OPERAIO COMUNISTA DI SVEZIA
LEGA DEI COMUNISTI - MOVIMENTO PER LA JUGOSLAVIA
PARTITO COMUNISTA DI ARGENTINA
PARTITO DEL LAVORO DI BARBADOS
PARTITO COMUNISTA DEL VENEZUELA
NUOVA ALTERNATIVA DEL VENEZUELA
PARTITO LABURISTA PROGRESSISTA DELLE BERMUDE
PARTITO COMUNISTA BOLIVIANO
PARTITO COMUNISTA DEL BRASILE
MOVIMENTO NAZIONALE DELLA REGIO­NE DEI CARAIBI
PARTITO COMUNISTA DEL CILE
PARTITO SOCIALISTA DEL CILE
PARTITO COMUNISTA COLOMBIANO
PARTITO POPOLARE DEL COSTARICA
PARTITO COMUNISTA DOMINICANO
PARTITO DEI LAVORATORI DOMINICANI
PARTITO COMUNISTA DELL'ECUADOR
MOVIMENTO PATRIOTTICO MAURICE BISHOP DI GRENADA
PARTITO COMUNISTA DI MARTINICA
PARTITO POPOLARE SOCIALISTA DEL MES­SICO
PARTITO COMUNISTA DEL PARAGUAY
PARTITO LABURISTA DI ST.KITTS-NEVIS
PARTITO NAZIONALE DEMOCRATICO DEL SURINAM
MOVIMENTO «18 FEBBRAIO» DI TRINIDAD TOBAGO
PARTITO COMUNISTA DEGLI STATI UNITI
PARTITO DEI LAVORATORI SOCIALISTI DEGLI STATI UNITI
PARTITO MONDIALE DEGLI OPERAI DEGLI STATI UNITI
MOVIMENTO POPOLARE DI LIBERAZIONE DELL'ANGOLA
ORGANIZZAZIONE DEL POPOLO DEL­L'AFRICA DEL SUD-OVEST (NAMIBIA) - SWAPO
PARTITO COMUNISTA DEL SUDAFRICA
PARTITO DI UNITA' POPOLARE DI TUNI­SIA