Il secondo errore di Bukharin, che deriva dal primo, consiste nel
trattare in modo sbagliato e non marxista la questione dell'inasprimento
della lotta di classe, dell'accresciuta resistenza degli elementi capitalistici
alla politica socialista del potere sovietico. Di che cosa si tratta? Gli
elementi capitalistici crescono forse più rapidamente del settore socialista
della nostra economia e accentuano perciò la loro resistenza, minando
l'edificazione socialista? No, non si tratta di questo. D'altronde è falso
che gli elementi capitalistici crescano più rapidamente del settore
socialista. Se così fosse, l'edificazione socialista sarebbe già sull'orlo
della rovina. La realtà è che il socialismo avanza con successo contro gli
elementi capitalistici, che il socialismo si sviluppa più rapidamente degli
elementi capitalistici, che, quindi, il peso specifico degli elementi
capitalistici diminuisce, e appunto perchè il peso specifico degli elementi
capitalistici diminuisce, questi elementi si sentono in pericolo mortale e
intensificano la loro resistenza. La possibilità di intensificare la loro
resistenza, per adesso, l'hanno ancora, non solo perchè il capitalismo
mondiale presta loro un appoggio, ma anche perchè, malgrado la
diminuzione del loro peso specifico, malgrado la riduzione del loro
sviluppo relativo, nei confronti con lo sviluppo del socialismo, uno
sviluppo assoluto degli elementi capitalistici si produce tuttavia, e ciò dà
loro una certa possibilità di accumulare delle forze per opporsi allo
sviluppo del socialismo. È su questa base che, nello stadio attuale di
sviluppo e dati gli attuali rapporti di forza, si producono l'inasprimento
della lotta di classe e la resistenza più intensa degli elementi capitalistici
della città e della campagna. L'errore di Bukharin e dei suoi amici è che
essi non comprendono questa verità semplice ed evidente. Il loro errore
consiste nel trattare il problema in modo non marxista, ma da piccoli
borghesi, cercando di spiegare l'inasprimento della lotta di classe con
ogni genere di cause fortuite quali l'«incapacità» dell'apparato sovietico,
l'«avventatezza» politica dei compagni di base, la «mancanza» di duttilità,
le «esagerazioni», ecc.
Ecco, per esempio, un passo dell'opuscolo di Bukharin: «Il cammino
del socialismo», che fornisce l'esempio di un metodo assolutamente
non marxista di trattare la questione dell'inasprimento della lotta di
classe:
«Qua e là la lotta di classe nella campagna esplode nelle sue vecchie forme, e questo inasprimento è provocato ordinariamente dagli elementi kulak. Quando, per esempio, i kulak oppure gente che si arricchisce a spese altrui e si è intrufolata negli organi del potere sovietico incominciano a sparare sui corrispondenti di villaggio, abbiamo una manifestazione della lotta di classe nella sua forma più acuta. (È falso, perchè la forma di lotta più acuta è l'insurrezione. G. Stalin). Tuttavia questi casi avvengono di solito là dove l'apparato sovietico locale è ancora debole. Nella misura in cui questo apparato si migliorerà e tutte le cellule di base del potere sovietico si rafforzeranno, nella misura in cui si miglioreranno e si rafforzeranno le organizzazioni rurali del partito e della gioventù comunista, i fatti di questo genere diverranno, è perfettamente evidente, sempre più rari e infine scompariranno senza lasciar tracce».[Il corsivo è mio. G.St.]
Ne deriva, quindi, che l'inasprimento della lotta di classe viene
spiegato con cause d'ordine amministrativo, con la capacità o l'incapacità,
con la debolezza o la forza delle nostre organizzazioni di base. Ne deriva,
per esempio, che il sabotaggio degli intellettuali borghesi di Sciakhti, che
è una delle forme di resistenza degli elementi borghesi al potere sovietico
e una delle forme dell'inasprimento della lotta di classe, viene spiegato
non già col rapporto delle forze di classe, non già collo sviluppo del
socialismo, bensì con l'incapacità del nostro apparato. Ne deriva che,
prima che si manifestasse un sabotaggio su vasta scala nella regione di
Sciakhti, il nostro apparato era buono, e dopo, quando il sabotaggio di
massa è venuto alla luce, l'apparato è diventato, chi sa mai perchè, buono
a nulla. Ne deriva che fino all'anno scorso, quando la compera dei
prodotti agricoli da parte dello Stato si svolgeva automaticamente e la
lotta di classe non era particolarmente acuta, le nostre organizzazioni
locali erano buone e perfino ideali, mentre a partire dall'anno scorso,
quando la resistenza dei kulak ha assunto forme particolarmente acute, le
nostre organizzazioni son diventate di colpo cattive, incapaci di
checchessia. Questa non è una spiegazione, ma una parodia di
spiegazione. Questa non è scienza, ma ciarlataneria.
Come si spiega l'inasprimento della lotta di classe?
Con due ragioni.
La prima è il nostro movimento in avanti, la nostra avanzata, lo
sviluppo delle forme di economia socialista, tanto nell'industria che
nell'agricoltura, sviluppo che è accompagnato dalla corrispondente
eliminazione di corrispondenti gruppi capitalistici nella città e nella
campagna. La verità è che la nostra vita è dominata dalla formula di
Lenin: «Chi vincerà?». O noi mettiamo i capitalisti con le spalle a terra e
diamo loro, come si esprimeva Lenin, l'ultima battaglia decisiva, oppure
essi metteranno a terra noi.
La seconda ragione è che gli elementi capitalistici non vogliono
ritirarsi volontariamente dalla scena: essi resistono e continueranno a
resistere al socialismo perchè vedono che si approssimano gli ultimi
giorni della loro esistenza. E resistere, pel momento, essi possono ancora,
perchè, malgrado la diminuzione del loro peso specifico in senso
assoluto, purtuttavia essi aumentano: la piccola borghesia, rurale e
urbana, esprime dal proprio seno, come diceva Lenin, ogni giorno, ogni
ora, dei capitalisti e dei piccoli capitalisti ed essi, questi elementi
capitalistici, prendono tutte le misure per difendere la propria esistenza.
Non ci sono ancora stati nella storia dei casi in cui le classi agonizzanti
si siano volontariamente ritirate dalla scena. Non ci sono ancora
stati nella storia dei casi in cui la borghesia agonizzante non abbia messo
in opera tulle le forze che le restavano per difendere la propria esistenza.
Buono o cattivo che sia il nostro apparato sovietico di base, il nostro
movimento in avanti, la nostra avanzata avrà per risultato di ridurre e di
eliminare gli elementi capitalistici, ma essi, classe agonizzante,
opporranno, malgrado tutto, resistenza.
Ecco qual'è la base sociale dell'inasprimento della lotta di classe.
L'errore di Bukharin e dei suoi amici è che essi identificano l'aumento
della resistenza dei capitalisti con l'aumento del loro peso specifico.
Questa identificazione non ha però base alcuna. Non ha base perchè,
se i capitalisti oppongono resistenza, questo non vuol dire che siano
diventati più forti di noi. È vero invece il contrario. Le classi che stanno
estinguendosi non oppongono resistenza perchè siano diventate più forti
di noi, ma perchè il socialismo cresce più rapidamente di loro ed esse
diventano più deboli di noi. E proprio perchè diventano più deboli esse
sentono approssimarsi gli ultimi giorni della loro esistenza e sono
costrette a resistere con tutte le forze, con tutti i mezzi.
Ecco qual'è il meccanismo dell'inasprimento della lotta di classe e
della resistenza dei capitalisti nel momento storico attuale.
In che deve consistere la politica del partito, dato questo stato di
cose?
Essa deve svegliare la classe operaia e le masse sfruttate della
campagna, accrescere la loro capacità combattiva e sviluppare la loro
prontezza a mobilitarsi per la lotta contro gli elementi capitalistici della
città e della campagna, per la lotta contro la resistenza dei nemici di
classe. La teoria marxista-leninista della lotta di classe ha, tra l'altro,
questo di buono, che facilita la mobilitazione della classe operaia contro i
nemici della dittatura del proletariato.
Perchè sono nocive la teoria bukhariniana dell'integrazione dei
capitalisti nel socialismo e la concezione bukhariniana dell'inasprimento
della lotta di classe?
Perchè addormentano la classe operaia, minano la prontezza di
mobilitazione delle forze rivoluzionarie del nostro paese, smobilitano la
classe operaia e facilitano l'offensiva degli elementi capitalistici contro il
potere sovietico.