Mao Zedong

Perchè può esistere in Cina il potere rosso? [1]

5 ottobre 1928


I. La situazione politica del paese

  L'attuale regime dei nuovi signori della guerra del Kuomintang resta un regime della classe dei compradores nelle città e della classe dei tuhao e i liehshen [2] nelle campagne; in politica estera ha capitolato di fronte all'imperialismo, in politica interna ha sostituito i vecchi signori della guerra con nuovi signori della guerra, e ha accentuato lo sfruttamento economico e l'oppressione politica della classe operaia e della classe contadina. La rivoluzione democratica borghese, iniziata nel Kwangtung, era ancora a metà strada quando i compradores, i tuhao e i liehshen ne hanno usurpato la direzione e l'hanno subito deviata sul binario della controrivoluzione; gli operai, i contadini, tutta la gente semplice della Cina e perfino la borghesia [3], che non hanno ottenuto, neanche in minima misura, l'emancipazione politica ed economica, sopportano come per il passato il giogo del regime controrivoluzionario.

  Prima dell'occupazione di Pechino e Tientsin, le quattro cricche dei nuovi signori della guerra del Kuomintang - Chiang, Kuei, Feng e Yen [4] - si erano temporaneamente alleate contro Chang Tso-lin [5]. Ma dopo l'occupazione di queste città, l'alleanza si è subito disgregata e fra le quattro cricche si è accesa una lotta accanita ; inoltre sta anche maturando una guerra fra la cricca di Chiang e quella di Kuei. Le contraddizioni e la lotta fra le varie cricche dei signori della guerra rispecchiano le contraddizioni e la lotta fra gli Stati imperialisti.   Perciò, finché la Cina rimarrà divisa in sfere d'influenza tra le potenze imperialiste, un accordo tra le cricche dei signori della guerra è assolutamente da escludersi, e qualsiasi compromesso cui potranno giungere non sarà che temporaneo. Ma il compromesso temporaneo di oggi è gravido di una guerra più vasta di domani.

  La Cina ha urgente bisogno di una rivoluzione democratica borghese, ed essa può essere attuata soltanto sotto la guida del proletariato. Poiché il proletariato non ha esercitato con fermezza la sua egemonia nella rivoluzione del 1926-1927, che dal Kwangtung si era estesa fino allo Yangtse, la direzione è stata usurpata dai compradores, dai tuhao e i liehshen e alla rivoluzione si è sostituita la controrivoluzione. La rivoluzione democratica borghese ha così subito una temporanea sconfitta. Questa sconfitta ha inferto un grave colpo al proletariato, ai contadini, e un colpo è stato inferto anche alla borghesia (ma non alla classe dei compradores, né alla classe dei tuhao e liehshen). Tuttavia in questi ultimi mesi, sia nel nord che nel sud della Cina, sotto la guida del Partito comunista, si sono sviluppati in modo organizzato scioperi di operai nelle città e insurrezioni di contadini nelle campagne. Inoltre, a causa della fame e del freddo, fra le truppe dei signori della guerra fermenta un profondo malcontento. Intanto la borghesia, ispirata dalla cricca di Wang Ching-wei e Chen Kung-po, promuove un vasto movimento per le riforme [6] nelle zone costiere e lungo lo Yangtse. Lo sviluppo di questo movimento costituisce un fatto nuovo.

  Come hanno indicato l'Internazionale comunista e il Comitato centrale del Partito comunista cinese, la rivoluzione democratica in Cina ha il compito di rovesciare il dominio dell'imperialismo e dei suoi strumenti, i signori della guerra, di portare a compimento la rivoluzione nazionale, e di attuare una Rivoluzione agraria che elimini lo sfruttamento feudale dei contadini da parte dei tuhao e dei liehshen. Tale movimento rivoluzionario si è sviluppato giorno per giorno, a partire dall'Eccidio di Tsinan [7] del maggio 1928.


II. Perchè è sorto ed esiste il potere rosso in Cina ? [8]

  L'esistenza prolungata in un paese di una o alcune piccole regioni sotto il potere rosso, completamente circondate dal potere bianco, è un fenomeno mai visto prima in nessun paese del mondo. Che un fenomeno così straordinario abbia potuto verificarsi è dovuto a ragioni particolari; perché sussista e si sviluppi occorrono anche determinate condizioni.

  1. Questo fenomeno non può verificarsi in nessuno Stato imperialista, né in nessun paese coloniale che si trovi sotto il dominio diretto dell'imperialismo [9]. Può verificarsi soltanto in un paese economicamente arretrato, semicoloniale come la Cina, che si trova sotto il dominio indiretto dell'imperialismo, e deve essere accompagnato da un altro fenomeno altrettanto straordinario: la guerra fra le diverse fazioni del potere bianco. Una delle caratteristiche della Cina semi-coloniale sono le guerre continuate, senza interruzione, fin dal primo anno della Repubblica (1912), fra le varie cricche di vecchi e nuovi signori della guerra sostenuti dagli imperialisti, e anche dai compradores, dai tuhao e i liehshen. Questo fenomeno non si riscontra in nessuno Stato imperialista, né in nessuna colonia che si trovi sotto il dominio diretto dell'imperialismo, ma solo in un paese come la Cina, che si trova sotto il dominio indiretto dell'imperialismo. Le ragioni per cui si verifica questo fenomeno sono due: un'economia agricola di carattere locale (non un'economia capitalista unica per tutto il paese) e la politica imperialista di divisione e di sfruttamento della Cina, mediante la spartizione del paese in sfere d'influenza. Le scissioni prolungate e le continue guerre nel campo del potere bianco hanno creato condizioni tali da permettere a una o alcune piccole regioni rosse, dirette dal Partito comunista, di costituirsi e sussistere all'interno dell'accerchiamento bianco. La regione di confine Hunan-Kiangsi sotto il regime indipendente è una di queste numerose piccole regioni. Spesso, nei momenti difficili o critici, alcuni compagni dubitano che il potere rosso possa durare e diventano pessimisti. Ciò accade perché non hanno trovato la giusta spiegazione delle cause che hanno determinato la sua nascita e permettono la sua esistenza. Infatti basta rendersi conto che le scissioni e le guerre nel campo del potere bianco si susseguono ininterrottamente, perché i dubbi sulla nascita, l'esistenza e il costante sviluppo del potere rosso si dissipino.

  2. Le regioni in cui il potere rosso sorge prima e può lungamente esistere, non sono quelle che non hanno subito l'influenza della rivoluzione democratica, come il Szechuan, il Kweichow, lo Yunnan e le province del nord, ma quelle come lo Hunan, il Kwangtung, lo Hupeh e il Kiangsi che, durante la rivoluzione democratica borghese del 1926-1927, hanno visto possenti sollevamenti di grandi masse di operai, contadini e soldati.    In molte zone di queste province era stata costituita una vasta rete di organizzazioni sindacali e leghe contadine, e la classe operaia e la classe contadina avevano condotto numerose lotte sia economiche che politiche contro la classe dei proprietari fondiari, i tuhao e i liehshen, e la borghesia. Così a Canton potè sorgere il potere popolare che durò tre giorni, e nei distretti di Haifeng e Lufeng, nell'est e nel sud della provincia dello Hunan, nella regione di confine Hunan-Kiangsi e nel distretto di Huangan, provincia dello Hupeh, sorsero regimi indipendenti creati dai contadini.[10] Per quanto riguarda l'attuale Esercito rosso, esso è nato dall’Esercito rivoluzionario nazionale che era stato politicamente educato in uno spirito democratico e si trovava sotto l'influenza delle masse operaie e contadine. Gli uomini dell'Esercito rosso non possono certo provenire da truppe come quelle di Yen Hsi-shan e Chang Tso-lin, che non sono mai state educate politicamente in tale spirito, né hanno mai risentito, sia pure in minima misura, l'influenza delle masse operaie e contadine.

  3. Che il potere popolare in piccole regioni possa o no durare a lungo dipende dallo sviluppo della situazione rivoluzionaria su scala nazionale. Se la situazione rivoluzionaria in tutto il paese si svilupperà, allora la possibilità di una lunga esistenza delle piccole regioni rosse non può essere messa in dubbio; anzi esse diverranno immancabilmente una delle numerose forze che ci assicureranno la conquista del potere in tutto il paese. Se invece la situazione rivoluzionaria del paese non continuerà a svilupparsi e interverrà un periodo relativamente lungo di ristagno, allora le piccole regioni rosse non potranno esistere per un lungo periodo. Oggi, col protrarsi delle scissioni e delle guerre nel campo dei compradores, dei tuhao e i liehshen, e anche in seno alla borghesia internazionale, la situazione rivoluzionaria in Cina continua a svilupparsi. Perciò la possibilità di una prolungata esistenza delle piccole regioni rosse non può dar adito a dubbi; anzi esse continueranno a estendersi, avvicinando, passo a passo, il giorno in cui conquisteremo il potere in tutto il paese.

  4. Condizione necessaria per l'esistenza del potere rosso è un Esercito rosso regolare sufficientemente forte. Con la Guardia rossa locale [11], senza un Esercito rosso regolare, si può tener fronte alle milizie familiari, ma non alle truppe bianche regolari. Perciò, anche con la presenza di masse operaie e contadine coscienti, senza forze armate regolari sufficientemente forti non si può assolutamente creare un regime indipendente e, tanto meno, garantire a esso una lunga esistenza e un continuo sviluppo. Per questo, la "creazione di un regime indipendente per mezzo delle forze armate degli operai e dei contadini" è un'idea estremamente importante, che deve essere profondamente assimilata dal Partito comunista e dalle masse operaie e contadine del territorio del regime indipendente.

  5 La possibilità per il potere rosso di durare a lungo e di svilupparsi dipende da un'altra importante condizione, oltre quelle sopraindicate: che l'organizzazione del Partito comunista sia forte e la sua politica giusta.


III. Il regime indipendente nella regione di confine Hunan-Kiangsi e la sconfitta di agosto

  Le scissioni e i conflitti fra i signori della guerra hanno indebolito il potere bianco; di conseguenza, nei momenti più favorevoli il potere rosso ha potuto stabilirsi in piccole zone. Ma i conflitti fra i signori della guerra conoscono anche dei periodi di tregua e ogni volta che in una o più province sopravviene un periodo di temporanea stabilità del potere bianco, le classi dominanti di quella o quelle province invariabilmente si coalizzano e cercano con tutte le loro forze di abbattere il potere rosso. E là dove non esistono ancora tutte le condizioni necessarie per instaurarlo e mantenerlo, sorge il pericolo che esso venga rovesciato dai suoi nemici. Ecco perché il potere rosso, nato in un momento favorevole prima dell'aprile di quest'anno in località come Canton, Haifeng e Lufeng, la regione di confine Hunan-Kiangsi, il sud dello Hunan, Liling e Huangan, è stato, prima o poi, abbattuto dal potere bianco. La ricostituzione, dopo l'aprile, del regime indipendente nella regione di confine Hunan-Kiangsi è avvenuta proprio in un periodo di temporanea stabilità del potere delle forze dominanti nel sud; le truppe inviate dallo Hunan e dal Kiangsi per le operazioni di "annientamento" contavano di regola non meno di 8 o 9 reggimenti, e una volta arrivarono persino a 18. Tuttavia con le nostre forze armate che non ammontavano nemmeno a 4 reggimenti, combattemmo il nemico per quattro mesi; e così, giorno per giorno, ampliammo il territorio del regime indipendente, portammo avanti la Rivoluzione agraria, moltiplicammo gli organi del potere popolare, rafforzammo l'Esercito rosso e la Guardia rossa: tutto ciò fu il risultato della giusta politica condotta dalle organizzazioni di Partito (sia locali che dell'esercito) nella regione di confine Hunan-Kiangsi. La politica del Comitato speciale di Partito e del Comitato di Partito dell'esercito era la seguente: lottare in maniera decisa contro il nemico, creare organi del potere nella parte centrale dei Monti Lohsiao [12] e lottare contro la tendenza alla fuga; portare avanti la Rivoluzione agraria nel territorio del regim Partito e indipendente; promuovere lo sviluppo delle organizzazioni di locali con l'aiuto delle organizzazioni di Partito dell'esercito, promuovere lo sviluppo delle forze armate locali con l'aiuto dell'esercito regolare; concentrare le forze dell'Esercito rosso per colpire nel momento opportuno il nemico che ci sta di fronte e opporsi al decentramento delle forze per evitare che il nemico batta un reparto dopo l'altro; adottare la tattica dell'avanzata a ondate per estendere il territorio del regime indipendente e opporsi alla tattica dell'avanzata avventata. Furono questi giusti principi tattici, uniti alle condizioni del terreno favorevoli alla lotta e alla mancanza di una completa intesa fra le truppe attaccanti provenienti dalle province dello Hunan e del Kiangsi, che ci assicurarono per quattro mesi, dall'aprile al luglio, una serie di vittorie. Sebbene l'avversario disponesse di forze più volte superiori alle nostre, non solo non fu in grado di distruggere questo regime indipendente, ma non potè nemmeno impedirne il costante ampliamento, e l'influenza di questo regime sulle province dello Hunan e del Kiangsi tendeva ad aumentare. Unica causa della sconfitta di agosto fu il fatto che alcuni compagni, non avendo compreso che si era in un periodo di temporanea stabilità nel campo delle classi dominanti, adottarono la strategia che bisogna invece adottare nei periodi in cui nel loro seno regna la scissione politica, e dispersero le forze per un'avanzata avventata; è questo che portò alla sconfitta, sia nella regione di confine che nel sud dello Hunan. Il compagno Tu Hsiu-ching, rappresentante del Comitato provinciale di Partito dello Hunan, non tenne affatto conto della situazione esistente, ignorò le decisioni della sessione congiunta del Comitato speciale, del Comitato dell'esercito e del Comitato distrettuale di Partito di Yunghsin, volle eseguire alla lettera gli ordini del Comitato provinciale dello Hunan e cedette al desiderio del 29º Reggimento dell'Esercito rosso, che voleva sottrarsi alla lotta e tornare a casa. Il suo fu un gravissimo errore. Si è potuto rimediare alla situazione creatasi dopo la sconfitta solo grazie alle misure prese a tale scopo dopo il mese di settembre dal Comitato speciale e dal Comitato dell'esercito.


IV. La funzione del regime indipendente
della regione di confine Hunan-Kiangsi
per le province dello Hunan, Hupeh e Kiangsi

  Il regime indipendente creato con le forze armate degli operai e dei contadini nella regione di confine Hunan-Kiangsi, con Ningkang come centro, è importante non solo per i distretti della regione di confine, ma ha un grande ruolo da svolgere nel corso dell'insurrezione degli operai e dei contadini nello Hunan, Hupeh e Kiangsi per la conquista del potere in queste tre province. E' necessario estendere l'influenza della Rivoluzione agraria e del potere popolare della regione di confine alle zone settentrionali dello Hunan e del Kiangsi, e perfino alla provincia dello Hupeh; è necessario aumentare continuamente gli effettivi dell'Esercito rosso e migliorarne la qualità nel corso della lotta, affinché sia in grado di adempiere la missione che gli spetta nella futura insurrezione generale in queste tre province; è necessario accrescere gli effettivi e migliorare la qualità delle forze armate locali nei distretti - Guardia rossa e reparti insurrezionali di operai e contadini - in modo che siano in grado oggi di lottare contro le milizie familiari e le piccole unità armate, e nel futuro di difendere il potere in tutta la regione di confine; è necessario infine far sì che i quadri locali abbiano sempre meno bisogno dell'aiuto dei militanti dell'Esercito rosso, che questi quadri siano autosufficienti, in modo che la regione di confine abbia il proprio personale per svolgere il lavoro, e possa in seguito fornire altri uomini all'Esercito rosso e al nuovo territorio del regime indipendente. Questi sono i compiti più importanti dell'organizzazione di Partito della regione di confine, per quanto riguarda lo sviluppo dell'insurrezione nelle province dello Hunan, Hupeh e Kiangsi.


V. Problemi economici

  Quando si è completamente accerchiati dalle forze bianche, la mancanza di generi di prima necessità e di denaro liquido per l'esercito e la popolazione diventa un problema molto serio. L'estrema penuria e il notevole rincaro, nella regione di confine dove si è stabilito il regime indipendente, di generi di prima necessità - come il sale, i tessuti, i medicinali - in seguito al rafforzamento del blocco nemico durante gli ultimi dodici mesi, hanno diffuso tra le masse operaie, contadine e piccolo-borghesi [13] e i soldati dell'Esercito rosso un senso di insicurezza, talvolta avvertito in modo molto acuto. L'Esercito rosso deve combattere e nello stesso tempo procurarsi i viveri. I mezzi non sono sufficienti nemmeno per distribuire giornalmente 5 fen come complemento alla razione di riso; il nutrimento è scarso, molti sono i malati, e soffrono soprattutto i feriti negli ospedali. Finché non avremo conquistato il potere in tutto il paese, tali difficoltà saranno inevitabili. Tuttavia è assolutamente necessario cercare di superarle nei limiti del possibile, di migliorare alquanto il tenore di vita, e in particolare di assicurare un più adeguato rifornimento all'Esercito rosso. Se l'organizzazione di Partito della regione di confine non saprà risolvere in modo appropriato i problemi economici, e se il periodo di stabilità delle forze nemiche si protrarrà per un periodo relativamente lungo, il nostro regime indipendente dovrà affrontare grandi difficoltà. Perciò ogni comunista deve prestare la sua attenzione sui problemi economici per trovare una soluzione adeguata.


VI. Il problema delle basi d’appoggio militari

  L'organizzazione di Partito della regione di confine ha un altro compito da affrontare: il consolidamento delle basi d'appoggio militari a Wuching [14] e Chiulung. La zona montagnosa di Wuching, ai confini dei distretti di Yunghsin, Linghsien, Ningkang e Suichuan, e la zona montagnosa di Chiulung, ai confini dei distretti di Yunghsin, Ningkang, Chaling e Lienhua, che hanno una posizione eccellente, sono basi d'appoggio militari importanti non solo oggi per la regione di confine, ma anche per il futuro quando si svilupperà l'insurrezione nelle province dello Hunan, Hupeh e Kiangsi; questo è particolarmente vero per Wuching che si trova in una zona molto accidentata e dove godiamo dell'appoggio delle masse popolari. Per consolidare queste basi è necessario: 1) costruire buone fortificazioni; 2) ammassare sufficienti scorte di cereali; 3) organizzare buoni ospedali per l'Esercito rosso. L'organizzazione di Partito della regione di confine deve fare ogni sforzo per assolvere questi tre compiti nel migliore dei modi.


Note


[1] Dalla risoluzione redatta da Mao per il II Congresso del Partito della regione di confine Hunan-Kiangsi. Questo scritto si intitolava in origine "I problemi politici e i compiti dell'organizzazione di Partito della regione di confine".
[2] Vedi nota 9 [qui].
[3] Mao si riferisce qui alla borghesia nazionale. Egli ha spiegato dettagliatamente la differenza fra la borghesia nazionale e la grande borghesia dei compradores negli scritti Sulla tattica contro l'imperialismo giapponese (dicembre 1935) e La rivoluzione cinese e il Partito comunista cinese (dicembre 1939).
[4] Chiang, la cricca di Chiang Kai-shek; Kuei, la cricca di Li Tsung-jen e Pai Chung-hsi, signori della guerra del Kwangsi; Feng, la cricca di Feng Yu-hsiang; Yen, la cricca di Yen Hsi-shan, signore della guerra dello Shansi. Queste quattro cricche combatterono unite contro Chang Tso-lin, e nel giugno 1928 occuparono Pechino e Tientsin.
[5] Chang Tso-lin era il capo della cricca dei signori della guerra del Fengtien. Dopo la sconfitta di Wu Pei-fu nella seconda guerra fra la cricca del Fengtien e quella del Chihli (1924) diventò il più potente signore della guerra della Cina settentrionale. Nel 1926, in alleanza con Wu Pei-fu, occupò Pechino. Nel giugno del 1928, mentre si ritirava da Pechino verso il nord-est, fu assassinato dagli imperialisti giapponesi che prima si erano sempre serviti di lui.
[6] Dopo l'occupazione giapponese di Tsinan il 3 maggio 1928, quando Chiang Kai-shek si era messo apertamente sulla via del compromesso con gli aggressori, una parte della borghesia nazionale che aveva appoggiato il colpo di Stato controrivoluzionario del 1927, cominciò a costituire, a poco a poco, per i propri interessi, un'opposizione al potere di Chiang Kai-shek. Un gruppo di arrivisti controrivoluzionari, quali Wang Ching-wei, Chen Kung-po e altri che operavano in questo movimento, formarono la cricca dei "riorganizzatori" all'interno del Kuomintang.
[7] Nel 1928, Chiang Kai-shek, sostenuto dagli imperialisti anglo-americani, si diresse verso il nord della Cina per attaccare Chang Tso-lin. Ma gli imperialisti giapponesi, per impedire l'estendersi dell'influenza anglo-americana sulla Cina settentrionale, occuparono Tsinan, capoluogo dello Shantung, e tagliarono la linea ferroviaria Tientsin-Pukow. Il 3 maggio le truppe d'invasione massacrarono a Tsinan un gran numero di cinesi.      Questo massacro prese il nome di "Eccidio di Tsinan".
[8] La forma organizzativa del potere rosso in Cina era simile a quella del potere sovietico. I Soviet, cioè le assemblee di rappresentanti, come istituzione politica furono creati dalla classe operaia russa durante la Rivoluzione del 1905. In base alla teoria marxista, Lenin e Stalin erano giunti alla conclusione che la Repubblica sovietica era la forma migliore di organizzazione sociale e politica nel periodo di transizione dal capitalismo al socialismo. Nel 1917, in seguito alla Rivoluzione socialista d'Ottobre, sotto la direzione del Partito bolscevico di Lenin e Stalin, fu instaurata per la prima volta nel mondo la dittatura del proletariato, la Repubblica socialista sovietica. Dopo la sconfitta della rivoluzione cinese nel 1927, durante le insurrezioni rivoluzionarie popolari avvenute in varie località sotto la guida dei comunisti, con alla testa il compagno Mao Zedong, il potere politico delle masse popolari assunse la forma di assemblee di rappresentanti. Tuttavia, in questa fase della rivoluzione, tale potere ebbe il carattere di dittatura democratica popolare, instaurata nel corso della rivoluzione di nuova democrazia, antimperialista e antifeudale, diretta dal proletariato; in questo consiste la sua differenza dal potere nell'URSS che invece aveva il carattere di una dittatura del proletariato.
[9] Durante la Seconda guerra mondiale, in Oriente molte colonie che prima si trovavano sotto il dominio dell'imperialismo inglese, americano, francese e olandese, furono occupate dagli imperialisti giapponesi. Gli operai, i contadini, la piccola borghesia urbana e alcuni elementi della borghesia nazionale di questi paesi, sotto la guida dei partiti comunisti, sfruttando le contraddizioni fra l'imperialismo inglese, americano, francese e olandese da una parte e l'imperialismo giapponese dall'altra, organizzarono un vasto fronte unito contro l'aggressione fascista. Crearono basi d'appoggio antigiapponesi e condussero nelle condizioni più difficili la guerra partigiana contro il Giappone. Ciò segnò l'inizio di un mutamento della situazione politica esistente prima della Seconda guerra mondiale. Alla fine della Seconda guerra mondiale, gli imperialisti giapponesi furono scacciati da queste colonie, e gli imperialisti americani, inglesi, francesi e olandesi cercarono di restaurarvi il loro antico dominio. Ma i popoli delle colonie, che durante la guerra di resistenza contro il Giappone avevano creato forze armate abbastanza potenti, non vollero ritornare nella situazione di prima. Inoltre, con il consolidamento della potenza dell'Unione Sovietica, il crollo o l'indebolimento, causato dalla guerra, di tutti gli Stati imperialisti, eccetto gli Stati Uniti, e soprattutto con la vittoria della rivoluzione in Cina, che ha aperto una breccia nel fronte imperialista, l'intero sistema imperialista mondiale ha subito una grave scossa. In conseguenza, i popoli delle colonie dell'Oriente, o almeno di alcune colonie, hanno avuto la possibilità, quasi come era avvenuto in Cina, di mantenere per lungo tempo basi rivoluzionarie, grandi e piccole, e il potere rivoluzionario, e di condurre tenacemente guerre rivoluzionarie di lunga durata, guerre che avevano lo scopo di accerchiare le città dalle campagne, di passare gradualmente alla presa delle città e alla vittoria completa nei propri paesi. In questa nuova situazione, il giudizio espresso da Mao nel 1928 riguardo alle colonie poste sotto il dominio diretto degli imperialisti è cambiato.
[10] Si tratta dei primi contrattacchi sferrati in varie località dalle masse popolari, sotto la guida del Partito comunista, contro le forze controrivoluzionarie, dopo che Chiang Kai-shek, e poi Wang Ching-wei, ebbero tradito la rivoluzione nel 1927. L'11 dicembre 1927 operai e soldati rivoluzionari si sollevarono a Canton, crearono il potere popolare e sostennero accaniti combattimenti contro le truppe controrivoluzionarie appoggiate direttamente dagli imperialisti. Data l'enorme disparità delle forze, questa insurrezione popolare fu soffocata. Dal 1923 al 1925, i contadini dei distretti di Haifeng e Lufeng, situati lungo la costa orientale della provincia del Kwangtung, organizzarono, sotto la direzione del compagno Peng Pai, membro del Partito comunista, un possente movimento; questo contribuì enormemente alla vittoria dell'Esercito rivoluzionario nazionale di Canton, nelle due spedizioni dell'est contro la cricca controrivoluzionaria di Chen Chiung-ming. Dopo il colpo di Stato controrivoluzionario di Chiang Kai-shek del 12 aprile 1927, i contadini di queste zone insorsero ancora tre volte - nell'aprile, nel settembre e nell'ottobre - e instaurarono nella zona di Haifeng e Lufeng il potere rivoluzionario, che si mantenne fino all'aprile del 1928. I contadini, insorti nella parte orientale della provincia dello Hunan, si impadronirono, nel settembre 1927, della zona comprendente Liuyang, Pingkiang, Liling e Chuchow. Contemporaneamente, alcune decine di migliaia di contadini scatenarono un'insurrezione armata nei distretti di Hsiaokan, Macheng e Huangan, nella parte nord-orientale della provincia dello Hupeh e occuparono per più di 30 giorni il centro distrettuale di Huangan. Nella parte meridionale della provincia dello Hunan i contadini insorti nei distretti di Yichang, Chenchow, Leiyang, Yunghsing e Tzehsing instaurarono, nel gennaio 1928, un potere rivoluzionario che durò tre mesi.
[11] Forze armate popolari nel territorio delle basi rivoluzionarie. I membri della Guardia rossa prestavano servizio senza abbandonare il loro normale lavoro
[12] Lohsiao, grande catena al confine fra le province del Kiangsi e dello Hunan; i Monti Chingkang si trovano nella sua parte centrale.
[13] Per piccola borghesia Mao intende qui gli artigiani, i piccoli commercianti, i professionisti, gli intellettuali di origine piccolo-borghese, e non i contadini. In Cina gli appartenenti a questi strati sociali vivono soprattutto nelle città, ma se ne trovano in numero considerevole anche nelle campagne. Cfr. qui Analisi delle classi nella società cinese [qui].
[14] Per regione montagnosa di Wuching si intende la regione dei Monti Ching-kang che comprende Taching, Hsiaoching, Shangching, Chungching e Hsiaching; essa si trova ai confini dei distretti di Yunghsin, Ningkang, e Suichuan, nella parte occidentale del Kiangsi, e di Linghsien nella parte orientale dello Hunan.