Karl Marx

Rivendicazioni del partito comunista
in Germania (1848)

Rivendicazioni elaborate da Marx, a Parigi, fra il 21 e il 29 marzo 1848, cioè subito dopo la notizia dei moti rivoluzionari in Germa­nia, e pubblicate, sotto forma di volantino, il 1° aprile 1848, sempre a Parigi e nei giorni successivi su tre giornali tedeschi: Berliner Zeitungshalle, Berlino, 5 aprile 1848; Triersche Zeitung, Treviri, 6 aprile 1848; Deutsche Allgemeine Zeitung Lipsia, 9 aprile 1848. [1]


1. Tutta la Germania è proclamata repubblica una e indivisibile.

2. Ogni tedesco che abbia raggiunto l'età di ventun anni è elettore ed eleggibile a tutti gli effetti, sempre che non abbia riportato condanne penali.

3. I rappresentanti del popolo saranno stipendiati, affinché anche l'ope­raio possa sedere nel Parlamento del popolo tedesco.

4. Armamento generale del popolo.

5. L'amministrazione della giustizia è svolta gratuitamente.

6. Tutti gli oneri feudali, i tributi, le prestazioni d'opera, le decime, ecc. che fino ad oggi hanno gravato sui contadini, s'intendono abrogate senza alcun indennizzo.

7. Le terre dei principi e le altre terre feudali, tutte le miniere, le cave, ecc. vengono trasformate in proprietà dello Stato. In queste terre verrà organiz­zata la coltivazione su grande scala e con i mezzi scientifici più moderni, nell'interesse della collettività.

8. Le ipoteche sui beni dei contadini vengono dichiarate proprietà dello Stato; gli interessi per queste ipoteche verranno pagati dai contadini allo Stato.

9. Nelle regioni dove vige la conduzione d'affitto, il canone d'affitto o i tributi agricoli verranno pagati allo Stato come imposte.

10. In luogo delle banche private viene istituita una Banca di Stato, le cui emissioni hanno corso legale. Questo provvedimento renderà possibile la regolamentazione del credito nell'interesse di tutto il popolo, e annullerà così il predominio dei finanzieri. Sostituendo infatti progressivamente la circolazione della carta-moneta a quella dell'oro e dell'argento, questo provvedimento combatte gli strumenti essen­ziali dei rapporti borghesi, i mezzi di scambio più generalizzati, e fa sì che l'oro e l'argento ne siano lasciati fuori. Questa regolamentazione è assolutamente necessaria alla subordinazione degli interessi conservativi della borghesia a quelli della rivoluzione.

11. Tutti i mezzi di trasporto: ferrovie, canali, battelli a vapore, strade, po­ste, ecc. sono presi in mano dallo stato. Essi vengono trasformati in proprietà dello Stato e posti a disposizione della classe non abbiente.

12. Non si farà alcuna distinzione nella retribuzione dei funzionari statali d'ogni tipo, tranne che per coloro che hanno famiglia, e dunque maggiori necessità: costoro riceveranno uno stipendio proporzional­mente più alto de­gli altri.

13. Piena separazione tra Stato e Chiesa. I sacerdoti delle diverse confes­sioni saranno mantenuti liberamente dai loro fedeli.

14. Limitazione del diritto di eredità.

15. Introduzione di imposte fortemente progressive e abolizione delle im­poste di consumo.

16. Istituzione di fabbriche nazionali. Lo Stato garantisce a tutti i lavora­tori la loro esistenza e provvede agli inabili al lavoro.

17. Istruzione popolare generale e gratuita.

   È nell'interesse del proletariato tedesco, della piccola borghesia e dei pic­coli contadini di adoprarsi con tutta l'energia per ottenere la realizzazione delle misure sopra indicate. Soltanto con la realizzazione di esse, infatti, i milioni di uomini che oggi vengono sfruttati in Germania da una piccola minoranza - e che si cercherà di mantenere ulteriormente oppressi - potranno ottenere i loro diritti e quel potere che compete loro, quali produttori di tutte le ricchezze.


Il Comitato:
K.Marx, K.Schapper, M.Bauer, F.Engels, J.Moll, W.Wolf


[1] Da Karl Marx, Opere. Lotta politica e conquista del potere, a cura di Gian Mario Bravo, Newton Compton editori, Roma 1975, pagg. 379-380.