LA COSTITUZIONE SOVIETICA DEL 1936
Una tappa essenziale per consolidare il socialismo

L'elaborazione e l'approvazione della nuova Costituzione dell'URSS viene normalmente ignorata dagli anticomunisti e dai critici feroci del socialismo reale. Al contrario, essa rappresenta, al pari dei risultati dei piani quinquennali, della trasformazione socialista delle campagne e successivamente della vittoria sul nazismo, un punto cardine della storia dell'URSS.

Da che cosa nasceva la necessità di definire una nuova Costituzione? Nel 1936 la situazione in URSS era cambiata radicalmente. Con l'industrializzazione del paese negli anni che vanno dal 1913 al 1938 la produzione industriale era aumentata del 908%. Il reddito nazionale era passato da 35 miliardi di rubli nel 1930 a 50 miliardi di rubli nel 1935. Dal 1927 al 1937 vennero costruite 350 nuove città, la nuova classe operaia passò da 10 milioni 350.000 nel 27 ai 26 milioni del 1936. Nel frattempo era stata affrontata in modo decisivo la battaglia per la collettivizzazione dell'agricoltura e per l'eliminazione dei kulak come classe.

Il consolidamento del socialismo richiedeva di ridefinire il funzionamento del sistema, ma - come Stalin precisa il 25 novembre del 1936 nel rapporto sul progetto di Costituzione - non si trattava di farne un programma per il futuro, ma di stabilire nel presente compiti e natura dello stato sovietico.

Nella relazione al Congresso dei Soviet, che qui riportiamo assieme al testo della nuova Costituzione, Stalin precisa chiaramente gli obiettivi che essa si propone, sia rispetto all'allargamento delle basi democratiche del sistema sovietico sia rispetto alla definizione delle basi economico-sociali della società socialista. La Costituzione del 1936 è quindi la esaltazione istituzionale del programma che il partito bolscevico aveva realizzato, sotto la guida di Stalin, dal 1924 al 1936.

I risultati raggiunti sarebbero però stati messi a dura prova subito dopo la sua approvazione. Difatti, anche se Bucharin aveva fatto parte della commissione che aveva elaborato il testo della Costituzione, lo scontro tra la linea vincente di Stalin e l'opposizione che a questa linea si andava acuendo porterà ai grandi processi e quindi alla riapertura di un conflitto che dava il senso di una situazione non stabilizzata. Inoltre l'approssimarsi della guerra sconvolgeva tutto il quadro su cui erano fondate le previsioni di sviluppo del socialismo.

Nonostante ciò, la realtà fotografata dalla nuova Costituzione è quella che ha permesso, nonostante l'aggressione nazista e gli sconvolgimenti che questa ha comportato, di superare prove difficilissime. In questo senso la nuova carta costituzionale è una valida sintesi di ciò che è stato il socialismo reale nell'URSS.