La Costituzione sovietica del 1977

Da P. Biscaretti di Ruffia - G. Crespi Reghizzi, La Costituzione sovietica del 1977, Giuffrè, Milano, 1990, pp. 508 ss., ripreso dal sito www.dircost.unito.it

DICHIARAZIONE DEL SOVIET SUPREMO
DELL'UNIONE DELLE REPUBBLICHE SOCIALISTE SOVIETICHE

Il Soviet Supremo dell'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, agendo in nome del popolo sovietico ed esprimendone la volontà sovrana, approva la Costituzione (Legge Fondamentale) dell'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche e ne dichiara l'entrata in vigore dal 7 ottobre 1977. Il Presidente del Presidium del Soviet Supremo dell'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche:
          L. Breznev

Il Segretario del Presidium del Soviet Supremo dell'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche:
          M. Georgadze

Mosca, Cremlino, 7 ottobre 1977.

COSTITUZIONE DELL'UNIONE
DELLE REPUBBLICHE SOCIALISTE SOVIETICHE

Approvata dalla VII Sessione (straordinaria) della IX Legislatura del Soviet Supremo dell'URSS il 7 ottobre 1977

La Grande rivoluzione socialista dell'Ottobre, compiuta dagli operai e dai contadini della Russia, sotto la direzione del Partito comunista con V. I. Lenin alla sua testa, ha abbattuto il potere dei capitalisti e dei proprietari fondiari, ha spezzato le catene dell'oppressione, ha instaurato la dittatura del proletariato e ha creato lo Stato, uno Stato di nuovo tipo, strumento fondamentale per la difesa delle conquiste rivoluzionarie e l'edificazione del socialismo e del comunismo. Ha avuto inizio la svolta storica mondiale dal capitalismo al socialismo.

Avendo riportato la vittoria nella guerra civile e respinto l'intervento imperialistico, il potere sovietico ha realizzato trasformazioni socio-economiche profondissime, ha posto fine per sempre allo sfruttamento dell'uomo da parte dell'uomo, agli antagonismi di classe e all'inimicizia nazionale. L'unione delle repubbliche sovietiche nell'URSS ha moltiplicato le forze e le possibilità dei popoli del paese nell'edificazione del socialismo. Si sono affermate la proprietà sociale sui mezzi di produzione e una democrazia autentica per le masse lavoratrici. Per la prima volta nella storia dell'umanità è stata creata una società socialista.

L'impresa imperitura del popolo sovietico e delle sue Forze Armate, che hanno riportato una vittoria storica nella Grande guerra Patriottica, è divenuta una manifestazione lampante della forza del socialismo.

Questa vittoria ha consolidato l'autorità e le posizioni internazionali dell'URSS e ha aperto nuove possibilità propizie alla crescita delle forze del socialismo, alla liberazione nazionale, alla democrazia e alla pace in tutto il mondo.

Continuando la loro attività creativa, i lavoratori dell'Unione Sovietica hanno assicurato lo sviluppo rapido e integrale del paese e il perfezionamento del regime socialista. Si sono rinsaldate l'alleanza della classe operaia, dei contadini kolchoziani e della intelligencija popolare, e l'amicizia delle nazioni e dei popoli dell'URSS. Si è formata l'unità socio-politica e ideale della società sovietica, di cui la classe operaia agisce come forza traente. Avendo assolto i compiti della dittatura del proletariato, lo Stato sovietico è divenuto Stato di tutto il popolo. È cresciuto il ruolo direttivo del Partito comunista, avanguardia di tutto il popolo.

Nell'URSS è stata edificata una società socialista. In questa tappa, nella quale il socialismo si sviluppa su una base propria e si rivelano in modo sempre più pieno le forze creative del nuovo regime e i vantaggi del modo di vita socialista, i lavoratori godono sempre più ampiamente dei frutti delle grandi conquiste rivoluzionarie.

Questa è la società nella quale sono state create possenti forze produttive, una scienza e una cultura progredite, nella quale cresce costantemente il benessere del popolo e si formano condizioni sempre più propizie allo sviluppo integrale della personalità.

Questa è la società dei rapporti sociali socialisti maturi, nella quale, sulla base del ravvicinamento di tutte le classi e di tutti gli strati sociali, dell'eguaglianza giuridica e di fatto di tutte le nazioni e di tutti i popoli e della loro cooperazione fraterna, si è formata una nuova comunità storica umana: il popolo sovietico.

Questa è la società dell'elevata capacità organizzativa, dell'elevato livello ideologico e dell'elevata coscienza dei lavoratori, patrioti e internazionalisti.

Questa è la società la cui legge di vita è la preoccupazione di tutti per il bene di ciascuno e la preoccupazione di ciascuno per il bene di tutti.

Questa è la società dell'autentica democrazia, il cui sistema politico assicura un'amministrazione efficace di tutti gli affari sociali, la partecipazione sempre più attiva dei lavoratori alla vita dello Stato, la combinazione dei diritti e delle libertà reali dei cittadini con i loro obblighi e con la loro responsabilità di fronte alla società.

La società socialista sviluppata è una tappa naturale sul cammino verso il comunismo. Fine supremo dello Stato sovietico è l'edificazione di una società comunista senza classi, nella quale riceverà sviluppo l'autogoverno sociale comunista. I compiti principali dello Stato socialista di tutto il popolo sono: la creazione della base tecnico-materiale del comunismo, il perfezionamento dei rapporti sociali socialisti e la loro trasformazione in rapporti comunisti, l'educazione dell'uomo della società comunista, l'elevamento del tenore di vita materiale e culturale dei lavoratori, la garanzia della sicurezza del paese, il concorso al consolidamento della pace e allo sviluppo della cooperazione internazionale.

Il popolo sovietico,

- guidato dalle idee del comunismo scientifico e fedele alle proprie tradizioni rivoluzionarie,
- basandosi sulle grandi conquiste socio-economiche e politiche del socialismo,
- aspirando a uno sviluppo ulteriore della democrazia socialista,
- tenendo conto della posizione internazionale dell'URSS come parte integrante del sistema mondiale del socialismo ed essendo consapevole della propria responsabilità internazionale,
- preservando la continuità delle idee e dei principi della prima Costituzione sovietica dell'anno 1918, della Costituzione dell'URSS dell'anno 1924 e della Costituzione dell'URSS dell'anno 1936, fissa le basi del regime sociale e della politica dell'URSS, stabilisce i diritti, le libertà e gli obblighi dei cittadini, i principi organizzativi e le finalità dello Stato socialista di tutto il popolo, e li proclama nella presente Costituzione.

I
BASI DEL REGIME SOCIALE E DELLA POLITICA DELL'URSS

Capitolo I.
Il sistema politico

1. L'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche è uno Stato socialista di tutto il popolo, che esprime la volontà e gli interessi degli operai, dei contadini e degli intellettuali, dei lavoratori di tutte le nazioni e di tutti i popoli del Paese.

2. Tutto il potere nell'URSS appartiene al popolo. Il popolo esercita il potere statale attraverso i Soviet dei deputati popolari, che costituiscono la base politica dell'URSS. Tutti gli altri organi statali sono soggetti al controllo dei Soviet dei deputati popolari e devono render conto agli stessi.

3. L'organizzazione e l'attività dello Stato sovietico si informano al principio del centralismo democratico: elettività di tutti gli organi del potere statale dal basso verso l'alto e loro subordinazione al popolo, obbligatorietà delle decisioni degli organi superiori per quelli inferiori. Il centralismo democratico combina la direzione unica con l'iniziativa e l'attività creativa locale, con la responsabilità di ogni organo statale e di ogni funzionario per l'incarico affidato.

4. Lo Stato sovietico e tutti i suoi organi agiscono sulla base della legalità socialista, assicurano la tutela dell'ordine giuridico, degli interessi della società, dei diritti e delle libertà dei cittadini.
Le organizzazioni statali e sociali e i funzionari sono tenuti ad osservare la Costituzione dell'URSS e le leggi sovietiche.

5. Le questioni più importanti della vita dello Stato sono sottoposte alla discussione di tutto il popolo, nonchè alla votazione di tutto il popolo (referendum).

6. Il Partito comunista dell'Unione Sovietica è la forza che dirige e indirizza la società sovietica, il nucleo del suo sistema politico, delle organizzazioni statali e sociali. Il PCUS esiste per il popolo ed è al servizio del popolo.
Il Partito comunista, armato della dottrina marxista-leninista, determina la prospettiva generale di sviluppo della società e la linea della politica interna ed estera dell'URSS, dirige la grande attività creativa del popolo sovietico, conferisce un carattere pianificato e scientificamente fondato alla sua lotta per la vittoria del comunismo.
Tutte le organizzazioni di partito operano nel quadro della Costituzione dell'URSS.

7. I sindacati, l'Unione Comunista Leninista della Gioventù dell'URSS (Komsomol), le organizzazioni cooperative e le altre organizzazioni sociali partecipano, in conformità ai propri compiti statutari, all'amministrazione degli affari statali e sociali e alla decisione di questioni politiche, economiche e socio-culturali.

8. I collettivi di lavoro partecipano all'esame e alla decisione degli affari statali e sociali, alla pianificazione della produzione e dello sviluppo sociale, alla preparazione e alla distribuzione dei quadri, alla discussione e alla decisione delle questioni relative all'amministrazione delle imprese e degli enti, al miglioramento delle condizioni di lavoro e di vita, all'utilizzazione dei mezzi destinati allo sviluppo della produzione, alle misure socio-culturali e all'incentivazione materiale.
I collettivi di lavoro sviluppano l'emulazione socialista, favoriscono la diffusione di metodi di lavoro progrediti e il consolidamento della disciplina di lavoro, educano i propri membri nello spirito della morale comunista, curano l'elevamento della loro coscienza politica, della loro cultura e della loro qualificazione professionale.

9. L'ulteriore espansione della democrazia socialista è l'indirizzo fondamentale di sviluppo del sistema politico della società sovietica: la sempre più ampia partecipazione dei cittadini all'amministrazione degli affari dello Stato e della società, il perfezionamento dell'apparato statale, l'intensificazione dell'attività delle organizzazioni sociali, il rafforzamento del controllo popolare, il consolidamento della base giuridica della vita statale e sociale, l'ampliamento della pubblica informazione, la registrazione costante dell'opinione sociale.

Capitolo II.
Il sistema economico

10. La base del sistema economico dell'URSS è costituita dalla proprietà socialista dei mezzi di produzione, in forma di proprietà statale (di tutto il popolo) e di proprietà kolchoziano-cooperativa. Sono proprietà socialista anche i beni dei sindacati e delle altre organizzazioni sociali, che sono loro necessari per l'attuazione dei propri compiti statutari.
Lo Stato tutela la proprietà socialista e crea le condizioni per il suo incremento.
Nessuno ha diritto di utilizzare la proprietà socialista a fini di lucro personale e per altri fini di profitto.

11. La proprietà statale è patrimonio comune di tutto il popolo sovietico, forma fondamentale della proprietà socialista.
Sono proprietà esclusiva dello Stato la terra, il sottosuolo, le acque e le foreste. Allo Stato appartengono i mezzi di produzione fondamentali nell'industria, nell'edilizia e nell'agricoltura, i mezzi di trasporto e di comunicazione, le banche, i beni delle imprese commerciali e comunali e delle altre imprese organizzate dallo Stato, il complesso fondamentale delle abitazioni urbane, nonchè gli altri beni necessari per l'attuazione dei compiti dello Stato.

12. Sono proprietà dei kolchoz e delle altre organizzazioni cooperative, nonchè dei loro consorzi, i mezzi di produzione e gli altri beni che siano loro necessari per l'attuazione dei propri compiti statutari.
La terra occupata dai kolchoz è assegnata loro in uso gratuito e non sottoposto a termine. Lo Stato contribuisce allo sviluppo della proprietà kolchoziano-cooperativa e al suo ravvicinamento a quella statale.
I kolchoz, ai pari degli altri utenti fondiari, sono tenuti ad utilizzare efficacemente la terra, a trattarla con cura e ad elevarne la fertilità.

13. La base della proprietà personale dei cittadini dell'URSS è costituita dai redditi di lavoro. Possono essere di proprietà personale gli oggetti di uso quotidiano, di consumo e comodità personale e dell'economia domestica ausiliaria, la casa di abitazione e i risparmi di lavoro. La proprietà personale dei cittadini e il diritto di succedervi ereditariamente sono tutelati dallo Stato.
I cittadini possono avere in uso appezzamenti di terra concessi secondo le modalità stabilite dalla legge per lo svolgimento di attività economiche ausiliarie (compreso l'allevamento di bestiame e pollame), per la frutticoltura e per l'orticoltura, nonchè per la costruzione di alloggi individuali. I cittadini sono tenuti ad utilizzare in modo razionale gli appezzamenti di terra loro concessi. Lo Stato e i kolchoz prestano assistenza ai cittadini nello svolgimento delle attività economiche ausiliarie.
I beni che si trovano in proprietà personale o in uso dei cittadini non devono servire alla realizzazione di redditi non lavorativi o venire impiegati a danno degli interessi della società.

14. Fonte dell'aumento della ricchezza sociale, del benessere del popolo e di ogni uomo sovietico è il lavoro degli uomini sovietici libero dallo sfruttamento.
Conformemente al principio del socialismo: «Da ciascuno secondo le sue capacità, a ciascuno secondo il suo lavoro», lo Stato esercita il controllo sulla misura del lavoro e del consumo. Esso determina l'entità dell'imposta sui redditi soggetti ad imposizione.
Il lavoro socialmente utile e i suoi risultati determinano la posizione dell'uomo nella società. Lo Stato, combinando gli stimoli materiali e morali, incoraggiando lo spirito di innovazione e l'atteggiamento creativo verso il lavoro, agevola la trasformazione del lavoro nella prima esigenza vitale di ogni uomo sovietico.

15. Nel socialismo scopo supremo della produzione sociale è il soddisfacimento più pieno delle crescenti esigenze materiali e spirituali degli uomini.
Basandosi sull'attività creativa dei lavoratori, sull'emulazione socialista e sulle realizzazioni del progresso scientifico-tecnico, perfezionando le forme e i metodi di direzione dell'economia, lo Stato assicura l'aumento della produttività del lavoro, l'elevamento dell'efficienza della produzione e della qualità del lavoro e lo sviluppo dinamico, pianificato e proporzionale dell'economia nazionale.

16. L'economia dell'URSS costituisce un complesso economico-nazionale unitario, che abbraccia tutte le componenti della produzione sociale, della distribuzione e degli scambi nel territorio del Paese.
La direzione dell'economia viene esercitata sulla base dei piani statali di sviluppo economico e sociale, tenendo conto del principio settoriale e di quello territoriale, e combinando l'amministrazione centralizzata con l'autonomia economica e con l'iniziativa delle imprese, dei consorzi e delle altre organizzazioni. A tale fine si fa uso attivo del calcolo economico, del profitto, del costo di produzione, e di altre leve e stimoli economici.

17. Nell'URSS si ammette, in conformità con la legge, l'attività lavorativa individuale nella sfera dell'artigianato, dell'agricoltura, e dei servizi alla popolazione, nonchè altri tipi di attività, fondati esclusivamente sul lavoro personale dei cittadini e dei membri delle loro famiglie. Lo Stato regola l'attività lavorativa individuale, assicurandone l'utilizzazione nell'interesse della società.

18. Nell'interesse delle generazioni presenti e future, nell'URSS vengono adottati i provvedimenti necessari per la tutela e l'uso razionale e scientificamente fondato della terra, del sottosuolo, delle risorse idriche, della flora e della fauna, per la conservazione della purezza dell'atmosfera e delle acque, per la garanzia della riproduzione delle ricchezze naturali e per il miglioramento dell'ambiente che circonda l'uomo.

Capitolo III.
Sviluppo sociale e cultura

19. La base sociale dell'URSS è costituita dall'alleanza incrollabile degli operai, dei contadini e degli intellettuali.
Lo Stato sovietico favorisce il rafforzamento dell'omogeneità sociale della società, la cancellazione delle differenze di classe, delle differenze sostanziali fra città e campagna e fra lavoro intellettuale e lavoro fisico, lo sviluppo integrale e il ravvicinamento di tutte le nazioni e di tutti i popoli dell'URSS.

20. In conformità con l'ideale comunista, secondo cui «il libero sviluppo di ciascuno è condizione del libero sviluppo di tutti», lo Stato si prefigge lo scopo di ampliare le possibilità reali di impiego, da parte dei cittadini, delle proprie forze creative, delle proprie capacità e delle proprie doti per lo sviluppo integrale della personalità.

21. Lo Stato cura il miglioramento delle condizioni di lavoro e della tutela del lavoro, la sua organizzazione scientifica, la sua riduzione e, in un secondo tempo, la completa eliminazione del lavoro fisico pesante, sulla base della meccanizzazione integrale e dell'automazione dei processi produttivi in tutti i settori dell'economia nazionale.

22. Nell'URSS si realizza con coerenza un programma di trasformazione del lavoro agricolo in una variante di quello industriale; di ampliamento nelle località rurali della rete degli enti di istruzione nazionale, di cultura e di sanità, del commercio e dell'alimentazione sociale, dei servizi correnti e dell'economia comunale; di trasformazione dei villaggi e dei borghi in borgate bene organizzate.

23. Sulla base dell'aumento della produttività del lavoro, lo Stato attua costantemente una linea volta all'elevamento del livello di retribuzione del lavoro e dei redditi reali dei lavoratori.
Ai fini di un più completo soddisfacimento delle esigenze degli uomini sovietici vengono costituiti i fondi sociali di consumo. Lo Stato assicura, con l'ampia partecipazione delle organizzazioni sociali e dei collettivi di lavoro, l'aumento e la giusta ripartizione di questi fondi.

24. Nell'URSS operano e si sviluppano sistemi statali di assistenza sanitaria, di previdenza sociale, di commercio e di alimentazione sociale, di servizi correnti e di economia comunale.
Lo Stato incoraggia l'attività delle organizzazioni cooperative e delle altre organizzazioni sociali in tutte le sfere dei servizi alla popolazione. Esso promuove lo sviluppo dell'educazione fisica di massa e dello sport.

25. Nell'URSS esiste e viene perfezionato un sistema unitario di istruzione nazionale, che assicura la preparazione generale e professionale dei cittadini, serve all'educazione comunista e allo sviluppo spirituale e fisico della gioventù, e prepara la gioventù al lavoro e all'attività sociale.

26. In conformità con le esigenze della società, lo Stato assicura lo sviluppo pianificato della scienza e la formazione dei quadri scientifici, e organizza l'applicazione dei risultati delle ricerche scientifiche nell'economia e nelle altre sfere della vita.

27. Lo Stato cura la tutela, l'accrescimento e l'ampia utilizzazione dei valori spirituali per l'educazione morale ed estetica degli uomini sovietici e per l'elevamento del loro livello culturale. Nell'URSS si incoraggia in tutti i modi lo sviluppo dell'arte professionale e della creazione artistica popolare.

Capitolo IV.
Politica estera

28. L'URSS attua costantemente una politica leninista di pace, propugna il consolidamento della sicurezza dei popoli e un'ampia cooperazione internazionale.
La politica estera dell'URSS mira ad assicurare condizioni internazionali favorevoli alla costruzione del comunismo nell'URSS, la difesa degli interessi statali dell'Unione Sovietica, il consolidamento delle posizioni del socialismo mondiale, il sostegno alla lotta dei popoli per la liberazione nazionale e il progresso sociale, lo scongiuramento delle guerre di aggressione, il conseguimento di un disarmo generale e completo e la conseguente attuazione del principio della coesistenza pacifica degli Stati con diverso regime sociale.
Nell'URSS è proibita la propaganda della guerra.

29. Le relazioni dell'URSS con gli altri Stati si fondano sull'osservanza dei principi dell'eguaglianza sovrana; della reciproca rinuncia all'uso della forza o alla minaccia del suo uso; dell'inviolabilità delle frontiere; dell'integrità territoriale degli Stati; della pacifica composizione delle controversie; del non intervento negli affari interni; del rispetto dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali; dell'uguaglianza giuridica dei popoli e del loro diritto di disporre della propria sorte; della cooperazione fra Stati; del coscienzioso adempimento delle obbligazioni derivanti dai princìpi e dalle norme universalmente riconosciuti del diritto internazionale e dai trattati internazionali conclusi dall'URSS.

30. L'Unione Sovietica, come parte integrante del sistema mondiale del socialismo e della comunità socialista, sviluppa e consolida: l'amicizia, la cooperazione e la mutua assistenza cameratesca con i Paesi del socialismo sulla base del principio dell'internazionalismo socialista, e partecipa attivamente all'integrazione economica e alla divisione socialista internazionale del lavoro.

Capitolo V.
Difesa della Patria socialista

31. La difesa della Patria socialista rientra fra le funzioni più importanti dello Stato e riguarda tutto il popolo.
Ai fini della difesa delle conquiste socialiste, del lavoro pacifico del popolo sovietico, della sovranità e dell'integrità territoriale dello Stato, sono state costituite le Forze Armate dell'URSS ed è stato istituito il servizio militare generale obbligatorio.
Le Forze Armate dell'URSS hanno di fronte al popolo il dovere di difendere fedelmente la Patria socialista e di mantenersi costantemente preparate alla guerra, in modo da garantire la immediata ripulsa di qualsiasi aggressore.

32. Lo Stato assicura la sicurezza e la capacità difensiva del paese, e rifornisce le Forze Armate dell'URSS di tutto il necessario. Gli obblighi degli organi statali, delle organizzazioni sociali, dei funzionari e dei cittadini in ordine all'esigenza di garantire la sicurezza del paese e di consolidare la sua capacità difensiva sono determinati dalla legislazione dell'URSS.

II.
LO STATO E LA PERSONA

Capitolo VI.
Cittadinanza dell'URSS. Uguaglianza giuridica dei cittadini

33. Nell'URSS è stabilita una cittadinanza federale unitaria. Ogni cittadino di una repubblica federata è cittadino dell'URSS.
Le condizioni e le modalità per l'acquisto e la perdita della cittadinanza sovietica sono determinate dalla Legge sulla cittadinanza dell'URSS.
I cittadini dell'URSS all'estero godono della difesa e della protezione dello Stato sovietico.

34. I cittadini dell'URSS sono uguali davanti alla legge indipendentemente dall'origine, dalla condizione sociale e patrimoniale, dalla razza e dalla nazionalità a cui appartengono, dal sesso, dall'istruzione, dalla lingua, dall'atteggiamento verso la religione, dal genere e dal carattere delle occupazioni, dalla residenza e da altre circostanze.
L'uguaglianza giuridica dei cittadini dell'URSS è assicurata in tutti i campi della vita economica, politica, sociale e culturale.

35. Donna e uomo hanno nell'URSS uguali diritti. L'esercizio di questi diritti è assicurato dalla concessione alle donne di uguali possibilità di istruzione e di formazione professionale, di lavoro, di retribuzione, di avanzamento professionale, di attività socio-politica e culturale, nonchè dall'adozione di provvedimenti speciali per la tutela del lavoro e della salute delle donne; dalla creazione di condizioni che consentano alle donne di combinare il lavoro con la maternità; dalla difesa giuridica e dal sostegno materiale e morale della maternità e dell'infanzia, compresa la concessione di congedi pagati e di altre agevolazioni alle donne incinte e alle madri, e dalla riduzione graduale dell'orario di lavoro delle donne con figli minorenni.

36. I cittadini sovietici di razze e nazionalità diverse hanno uguali diritti.
L'esercizio di questi diritti è assicurato da una politica di sviluppo integrale e di ravvicinamento di tutte le nazioni e di tutti i popoli dell'URSS, dall'educazione dei cittadini nello spirito del patriottismo sovietico e dell'internazionalismo socialisti, dalla possibilità di valersi della lingua materna e delle lingue degli altri popoli dell'URSS.
Qualsiasi limitazione diretta o indiretta dei diritti dei cittadini e qualsiasi attribuzione di privilegi diretti o indiretti per i cittadini in ragione di caratteristiche razziali e nazionali, come pure qualsiasi propaganda di settarismo, di ostilità o di disprezzo razziale o nazionale, sono punite in base alla legge.

37. Ai cittadini stranieri e agli apolidi nell'URSS sono garantiti i diritti e le libertà previsti dalla legge, ivi compreso il diritto di adire il tribunale ed altri organi statali per la difesa dei diritti personali, patrimoniali e familiari e degli altri diritti che loro appartengano.
I cittadini stranieri e gli apolidi che si trovano nel territorio dell'URSS sono tenuti a rispettare la Costituzione dell'URSS e ad osservare le leggi sovietiche.

38. L'URSS concede il diritto di asilo agli stranieri perseguitati per aver difeso gli interessi dei lavoratori e la causa della pace, per avere partecipato al movimento rivoluzionario e di liberazione nazionale, o per avere svolto attività progressiva di natura socio-politica, scientifica o in generale creativa.

Capitolo VII.
Diritti, libertà ed obblighi fondamentali dei cittadini dell'URSS

39. I cittadini dell'URSS posseggono tutta la gamma dei diritti e delle libertà economico-sociali, politiche e personali, proclamate e garantite dalla Costituzione dell'URSS e dalle leggi sovietiche. Il regime socialista assicura l'ampliamento dei diritti e delle libertà e il miglioramento ininterrotto delle condizioni di vita dei cittadini di pari passo con l'attuazione dei programmi di sviluppo socio-economico e culturale.
L'uso dei diritti e delle libertà da parte dei cittadini non deve arrecare danno agli interessi della società e dello Stato, ai diritti degli altri cittadini.

40. I cittadini dell'URSS hanno diritto al lavoro ­ cioè diritto di ricevere un lavoro garantito, retribuito secondo la quantità e la qualità, e in misura non inferiore ai minimi stabiliti dallo Stato­, compreso il diritto di scegliere la professione, il genere di occupazione e il lavoro in conformità con la vocazione, le capacità, la preparazione professionale e la istruzione, e tenendo conto delle esigenze sociali.
Questo diritto è assicurato dal sistema socialista dell'economia, dall'aumento incessante delle forze produttive, dall'addestramento professionale gratuito, dall'elevamento della qualifica lavorativa, dall'insegnamento di nuove specialità e dallo sviluppo di sistemi di orientamento professionale e di collocamento al lavoro.

41. I cittadini dell'URSS hanno diritto al riposo.
Questo diritto è assicurato dalla settimana lavorativa non superiore alle 41 ore per gli operai e gli impiegati, dalla giornata lavorativa ridotta per varie professioni ed attività produttive e dalla durata ridotta del lavoro nelle ore notturne; dalla concessione di ferie pagate annuali e di giorni di riposo settimanale, nonchè dall'ampliamento della rete degli enti culturali-educativi e sanitari, dallo sviluppo dello sport di massa, dell'educazione fisica e del turismo, dalla creazione di condizioni adatte al riposo nei luoghi di residenza e da altre condizioni per un impiego razionale del tempo libero.
La durata del tempo di lavoro e di riposo dei kolchoziani è regolata dai kolchoz.

42. I cittadini dell'URSS hanno diritto alla tutela della salute.
Questo diritto è assicurato dall'assistenza medica qualificata e gratuita, prestata dagli enti sanitari dello Stato; dall'ampliamento della rete degli enti di cura e di rafforzamento della salute dei cittadini; dallo sviluppo e dal perfezionamento della tecnica antinfortunistica e dei servizi sanitari aziendali; dall'attuazione di estese misure profilattiche e di provvedimenti per il risanamento dell'ambiente circostante; dalla particolare sollecitudine per la salute delle nuove generazioni, che implica il divieto del lavoro infantile non collegato con lo studio e l'educazione al lavoro; dall'espansione delle ricerche scientifiche miranti a prevenire e ridurre i casi di malattia e ad assicurare una lunga durata della vita attiva dei cittadini.

43. I cittadini dell'URSS hanno diritto all'assistenza materiale durante la vecchiaia, in caso di malattia e di perdita parziale o totale della capacità di lavoro, nonchè in caso di perdita della persona della quale sono a carico.
Questo diritto è garantito dall'assicurazione sociale degli operai, degli impiegati e dei kolchoziani, e dai sussidi per temporanea inabilità al lavoro; dal pagamento, da parte dello Stato, delle pensioni di vecchiaia, di invalidità e in caso di perdita della persona di cui i superstiti erano a carico; dal collocamento al lavoro dei cittadini che hanno perso parzialmente la capacità lavorativa; dalla cura per i cittadini anziani e per gli invalidi, e da altre forme di assistenza sociale.

44. I cittadini dell'URSS hanno diritto all'alloggio.
Questo diritto è assicurato dallo sviluppo e dalla tutela del complesso delle abitazioni statali e sociali, dal concorso all'edilizia abitativa cooperativa e individuale, dall'equa distribuzione ­ sotto controllo sociale ­della superficie abitabile che si rende disponibile di pari passo con l'attuazione del programma di costruzione di alloggi confortevoli, nonchè dalla modesta misura del canone per l'appartamento e delle tariffe dei servizi comunali. I cittadini dell'URSS devono trattare con cura l'alloggio loro assegnato.

45. I cittadini dell'URSS hanno diritto all'istruzione.
Questo diritto è assicurato dal carattere gratuito dell'istruzione di ogni tipo, dalla realizzazione dell'istruzione media obbligatoria generale della gioventù, e dall'ampio sviluppo dell'istruzione tecnico-professionale, media specializzata e superiore, sulla base del collegamento dell'insegnamento con la vita e con la produzione; dallo sviluppo dell'istruzione per corrispondenza e serale; dalla concessione di borse statali e di agevolazioni a scolari e studenti; dalla distribuzione gratuita dei libri di testo; dalla possibilità di studi scolastici nella lingua materna, e dalla creazione di condizioni idonee all'autodidattica.

46. I cittadini dell'URSS hanno diritto di godere delle realizzazioni della cultura.
Questo diritto è assicurato dall'universalità dell'accesso ai valori della cultura nazionale e mondiale, esistenti presso i fondi statali e sociali; dallo sviluppo e dalla dislocazione uniforme degli enti culturali-educativi nel territorio del Paese; dallo sviluppo della televisione e della radio, dell'editoria e della stampa periodica e della rete di biblioteche gratuite; dall'ampliamento degli scambi culturali con Stati esteri.

47. In conformità con gli scopi dell'edificazione comunista si garantisce ai cittadini dell'URSS la libertà di creazione scientifica, tecnica e artistica. Essa è assicurata dall'ampia espansione delle ricerche scientifiche e dell'attività di invenzione e razionalizzazione, e dallo sviluppo della letteratura e dell'arte. Lo Stato crea le condizioni materiali a ciò necessarie e presta sostegno alle associazioni volontarie e alle unioni artistiche, organizza l'applicazione delle invenzioni e delle proposte di razionalizzazione nell'economia nazionale e in altre sfere della vita.
I diritti degli autori, degli inventori e dei razionalizzatori sono tutelati dallo Stato.

48. I cittadini dell'URSS hanno diritto di partecipare all'amministrazione degli affari statali e sociali, alla discussione e all'approvazione delle leggi e delle decisioni d'importanza nazionale e locale.
Questo diritto è assicurato dalla possibilità di eleggere e di essere eletti ai Soviet dei deputati popolari e ad altri organi elettivi dello Stato, di partecipare alle discussioni e alle votazioni di tutto il popolo, al controllo popolare, al lavoro degli organi statali, delle organizzazioni sociali e degli organi di iniziativa sociale, alle assemblee dei collettivi di lavoro e nei luoghi di residenza.

49. Ogni cittadino dell'URSS ha diritto di presentare agli organi statali e alle organizzazioni sociali proposte relative al miglioramento della loro attività, e di criticare le insufficienze nel loro lavoro. I funzionari sono tenuti ad esaminare le proposte e gli esposti dei lavoratori entro i termini stabiliti, a dare risposta alle stesse e ad adottare i provvedimenti necessari.
È proibita la persecuzione di chi rivolge critiche. Le persone che perseguitano chi rivolge critiche sono sottoposte ad [adeguato] procedimento.

50. In conformità con gli interessi del popolo e allo scopo di consolidare e sviluppare il regime socialista si garantiscono ai cittadini dell'URSS le libertà di parola, di stampa, di riunioni, di comizi, di cortei e di manifestazioni di strada.
L'esercizio di queste libertà politiche è assicurato mettendo a disposizione dei lavoratori e delle loro organizzazioni gli edifici sociali, le strade e le piazze, diffondendo largamente le informazioni e consentendo l'uso della stampa, della televisione e della radio.

51. In conformità con i fini dell'edificazione comunista i cittadini dell'URSS hanno diritto di unirsi in organizzazioni sociali che favoriscono lo sviluppo dell'attività e dell'iniziativa politica e il soddisfacimento dei loro molteplici interessi.
Alle organizzazioni sociali sono garantite le condizioni per un positivo adempimento dei propri compiti statutari.

52. Si garantisce ai cittadini dell'URSS la libertà di coscienza, cioè il diritto di professare qualsiasi religione o di non professarne alcuna, di praticare culti religiosi o di svolgere propaganda ateistica.
È proibita l'istigazione all'ostilità e all'odio in relazione a credenze religiose.
Nell'URSS la Chiesa è separata dallo Stato e la scuola dalla Chiesa.

53. La famiglia è posta sotto la difesa dello Stato.
Il matrimonio si fonda sul consenso volontario della donna e dell'uomo; i coniugi hanno piena parità di diritti nei rapporti familiari.
Lo Stato manifesta sollecitudine per la famiglia mediante la creazione e lo sviluppo di un'ampia rete di enti per l'infanzia, mediante l'organizzazione e il perfezionamento dei servizi quotidiani e dell'alimentazione sociale, il pagamento di sussidi in caso di nascita di un figlio, la concessione di sussidi e agevolazioni alle famiglie numerose, nonchè di altri tipi di sussidi ed aiuti alla famiglia.

54. Ai cittadini dell'URSS è garantita l'inviolabilità della persona. Nessuno può essere sottoposto ad arresto se non in base a decisione giudiziaria o con la conferma del procuratore.

55. Ai cittadini dell'URSS è garantita l'inviolabilità del domicilio. Nessuno ha diritto di entrare senza legittimo motivo in un alloggio contro la volontà delle persone che vi abitano.

56. La vita personale dei cittadini e il segreto della corrispondenza epistolare, delle conversazioni telefoniche e delle comunicazioni telegrafiche sono tutelati dalla legge.

57. Il rispetto della persona e la tutela dei diritti e della libertà dei cittadini sono un obbligo di tutti gli organi statali, delle organizzazioni sociali e dei funzionari.
I cittadini dell'URSS hanno diritto alla difesa giudiziaria contro gli attentati all'onore e alla dignità, alla vita e alla salute, alla libertà personale e al patrimonio.

58. I cittadini dell'URSS hanno diritto di presentare reclami contro gli atti dei funzionari e degli organi statali e sociali. I reclami devono essere esaminati secondo le modalità e nei termini stabiliti dalla legge.
Contro gli atti dei funzionari, compiuti in violazione della legge, o con eccesso di poteri, e lesivi di diritti dei cittadini, si può ricorrere in tribunale secondo le modalità stabilite dalla legge.
I cittadini dell'URSS hanno diritto al risarcimento del danno causato dagli atti illegittimi di organizzazioni statali e sociali, nonchè [da quelli] di funzionari nel corso dell'adempimento di obblighi di servizio.

59. L'esercizio dei diritti e delle libertà è inseparabile dall'adempimento dei propri obblighi da parte del cittadino.
Il cittadino dell'URSS è tenuto ad osservare la Costituzione dell'URSS e le leggi sovietiche, a rispettare le regole della convivenza socialista, e a portare con dignità l'alto titolo di cittadino dell'URSS.

60. Il lavoro coscienzioso nel settore prescelto di attività socialmente utile e l'osservanza della disciplina di lavoro sono obbligo ed impegno d'onore di ogni cittadino dell'URSS idoneo al lavoro. Il rifiuto di un lavoro socialmente utile è incompatibile con i princìpi della società socialista.

61. Il cittadino dell'URSS è tenuto a salvaguardare e a consolidare la proprietà socialista. È dovere del cittadino dell'URSS battersi contro le indebite appropriazioni e lo sperpero di beni statali e sociali e trattare con cura il patrimonio del popolo.
Le persone che attentano alla proprietà socialista sono punite in base alla legge.

62. Il cittadino dell'URSS è tenuto a salvaguardare gli interessi dello Stato sovietico e a contribuire al consolidamento della sua potenza e del suo prestigio.
La difesa della Patria socialista è sacro dovere di ogni cittadino dell'URSS. Il tradimento della Patria è il più grave dei reati di fronte al popolo.

63. Il servizio militare nelle file delle Forze Armate dell'URSS è obbligo d'onore dei cittadini sovietici.

64. È dovere di ogni cittadino dell'URSS rispettare la dignità nazionale degli altri cittadini e consolidare l'amicizia delle nazioni e dei popoli dello Stato plurinazionale sovietico.

65. Il cittadino dell'URSS è tenuto a rispettare i diritti e i legittimi interessi delle altre persone, ad essere intransigente verso i comportamenti antisociali, a concorrere in ogni modo possibile alla tutela dell'ordine sociale.

66. I cittadini dell'URSS sono tenuti a curarsi dell'educazione dei figli, a prepararli a un lavoro socialmente utile e a farne degni membri della società socialista. I figli sono tenuti a curarsi dei genitori e a recare loro aiuto.

67. I cittadini dell'URSS sono tenuti a salvaguardare la natura e a tutelarne le ricchezze.

68. La cura per la conservazione dei monumenti storici e degli altri valori culturali è dovere ed obbligo dei cittadini dell'URSS.

69. È dovere internazionale del cittadino dell'URSS concorrere allo sviluppo dell'amicizia e della cooperazione con i popoli di altri Paesi, al sostegno e al consolidamento della pace universale.

III.
L'ORDINAMENTO NAZIONALE-STATALE DELL'URSS

Capitolo VIII.
L'URSS: Stato federale

70. L'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche è uno Stato plurinazionale federale unitario, formato sulla base del principio del federalismo socialista, come risultato della libera autodeterminazione delle nazioni e dell'unione volontaria, a parità di diritti, delle Repubbliche Socialiste Sovietiche.
L'URSS personifica l'unità statale del popolo sovietico, salda tutte le nazioni e i popoli ai fini della comune edificazione del comunismo.

71. Nell'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche confluiscono:
- La Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa;
- La Repubblica Socialista Sovietica Ucraina;
- La Repubblica Socialista Sovietica Bielorussa;
- La Repubblica Socialista Sovietica Uzbeca;
- La Repubblica Socialista Sovietica Kazacha;
- La Repubblica Socialista Sovietica Georgiana;
- La Repubblica Socialista Sovietica Azerbaigiana;
- La Repubblica Socialista Sovietica Lituana;
- La Repubblica Socialista Sovietica Moldava;
- La Repubblica Socialista Sovietica Lettone;
- La Repubblica Socialista Sovietica Kirghisa;
- La Repubblica Socialista Sovietica Tagica;
- La Repubblica Socialista Sovietica Armena;
- La Repubblica Socialista Sovietica Turkmena;
- La Repubblica Socialista Sovietica Estone.

72. Ogni repubblica federata conserva il diritto di libera secessione dall'URSS.

73. Sono di competenza dell'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, rappresentata dai suoi organi superiori del potere e dell'amministrazione statale:
l) l'ammissione in seno all'URSS di nuove repubbliche; l'approvazione della formazione di nuove repubbliche autonome e di nuove regioni autonome in seno alle repubbliche federate;
2) la determinazione del confine statale dell'URSS e l'approvazione delle modificazioni di confine tra repubbliche federate;
3) l'adozione di princìpi generali per l'organizzazione e l'attività degli organi repubblicani e locali del potere e dell'amministrazione statale;
4) le misure atte ad assicurare l'unità della regolamentazione legislativa in tutto il territorio dell'URSS, e l'adozione di basi della legislazione dell'URSS e delle repubbliche federate;
5) l'attuazione di una politica socio-economica unitaria e la direzione dell'economia del paese; la determinazione degli indirizzi fondamentali del progresso scientifico-tecnico e di misure generali per l'uso razionale e la tutela delle risorse naturali; l'elaborazione e l'approvazione dei piani statali di sviluppo economico e sociale dell'URSS e l'approvazione dei resoconti sull'esecuzione degli stessi;
6) l'elaborazione e l'approvazione del bilancio statale unitario dell'URSS e l'approvazione del resoconto sull'esecuzione dello stesso; la direzione del sistema monetario e creditizio unitario; la determinazione delle imposte e delle entrate che concorrono alla formazione del bilancio statale dell'URSS; la determinazione della politica nel campo dei prezzi e della retribuzione del lavoro;
7) la direzione dei settori dell'economia nazionale, dei consorzi e delle imprese di dipendenza federale; la direzione generale dei settori di dipendenza federale-repubblicana;
8) le questioni della pace e della guerra, la difesa della sovranità, la tutela dei confini statali e del territorio dell'URSS, l'organizzazione della difesa, la direzione delle Forze Armate dell'URSS;
9) le misure atte a garantire la sicurezza dello Stato;
10) la rappresentanza dell'URSS nelle relazioni internazionali; i legami dell'URSS con gli Stati esteri e con le organizzazioni internazionali; l'adozione di una procedura generale e il coordinamento delle relazioni delle repubbliche federate con Stati esteri e con organizzazioni internazionali; il commercio estero e gli altri aspetti dell'attività economica estera sulla base del monopolio di Stato;
11) il controllo sull'osservanza della Costituzione dell'URSS e le misure atte ad assicurare la conformità delle costituzioni delle repubbliche federate con la Costituzione dell'URSS;
12) la decisione di altre questioni di importanza federale.

74. Le leggi dell'URSS hanno pari efficacia sul territorio di tutte le repubbliche federate. In caso di divergenza tra la legge di una repubblica federata e la legge federale, vige la legge dell'URSS.

75. Il territorio dell'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche è unitario ed include i territori delle repubbliche federate. La sovranità dell'URSS si estende a tutto il suo territorio.

Capitolo IX.
La Repubblica Socialista Sovietica Federata

76. La repubblica federata è uno Stato socialista sovietico sovrano, che si è unito con le altre repubbliche sovietiche nell'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche.
Al di fuori dei limiti indicati nell'art. 73 della Costituzione dell'URSS, la repubblica federata esercita in modo autonomo il potere statale sul proprio territorio.
La repubblica federata ha una sua Costituzione, che è conforme alla Costituzione dell'URSS e tiene conto delle peculiarità della Repubblica.

77. La repubblica federata partecipa alla decisione delle questioni attribuite alla competenza dell'URSS nel Soviet Supremo dell'URSS, nel Presidium del Soviet Supremo dell'URSS, nel Governo dell'URSS e negli altri organi dell'URSS.
La repubblica federata assicura lo sviluppo economico e sociale globale sul proprio territorio, agevola la realizzazione delle prerogative dell'URSS su tale territorio, e traduce in atto le decisioni degli organi superiori del potere e dell'amministrazione statale dell'URSS.
Per le questioni attinenti alla propria competenza, la repubblica federata coordina e controlla l'attività delle imprese, degli enti e delle organizzazioni che dipendono dall'Unione.

78. Il territorio della repubblica federata non può essere modificato senza il suo consenso. I confini tra le repubbliche federate possono modificarsi con il comune accordo delle rispettive repubbliche, che deve essere sottoposto all'approvazione dell'URSS.

79. La repubblica federata determina la propria divisione in territori, regioni, circondari e distretti, e decide altre questioni dell'ordinamento amministrativo-territoriale.

80. La repubblica federata ha diritto di stringere relazioni con Stati esteri, di stipulare trattati e di scambiare con i medesimi rappresentanti diplomatici e consolari, e di partecipare all'attività di organizzazioni internazionali.

81. I diritti sovrani delle repubbliche federate sono tutelati dall'URSS.

Capitolo X.
La Repubblica Socialista Sovietica Autonoma

82. La repubblica autonoma è posta nell'ambito di una repubblica federata.
La repubblica autonoma, al di fuori dei limiti dei diritti dell'URSS e della repubblica federata, decide in modo autonomo le questioni attinenti alla propria competenza.
La repubblica autonoma ha una sua Costituzione, che è conforme alla Costituzione dell'URSS e alla Costituzione della repubblica federata e tiene conto delle peculiarità della repubblica autonoma.

83. La repubblica autonoma partecipa alla decisione delle questioni attribuite alla competenza dell'URSS e della repubblica federata mediante gli organi superiori del potere e dell'amministrazione statale dell'URSS e, rispettivamente, della repubblica federata.
La repubblica autonoma assicura lo sviluppo economico e sociale globale sul proprio territorio, agevola la realizzazione delle prerogative dell'URSS e della repubblica federata su tale territorio, traduce in atto le decisioni degli organi superiori del potere e dell'amministrazione statale dell'URSS e della repubblica federata.
Per le questioni attinenti alla propria competenza, la repubblica autonoma coordina e controlla l'attività delle imprese, degli enti e delle organizzazioni che dipendono dall'Unione e dalle repubbliche federate.

84. Il territorio della repubblica autonoma non può essere modificato senza il suo consenso.

85. Nella Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa sono comprese le repubbliche socialiste sovietiche autonome della Baskiria, della Buriatia, del Daghestan, della Cabardino-Balcaria, della Calmucchia, della Carelia, dei Comi, dei Marii, della Mordovia, dell'Ossetia settentrionale, della Tataria, di Tuva, dell'Udmurtia, della Ceceno-Inguscia, della Ciuvascia, della Jacutia.
Nella Repubblica Socialista Sovietica Uzbeca è compresa la Repubblica Socialista Sovietica Autonoma dei Cara-Calpacchi.
Nella Repubblica Socialista Sovietica Georgiana sono comprese la Repubblica Socialista Sovietica Autonoma dell'Abchasia e la Repubblica Socialista Sovietica Autonoma dell'Aggiaria.
Nella Repubblica Socialista Sovietica Azerbaigiana è compresa la Repubblica Socialista Sovietica Autonoma del Nachicevan.

Capitolo XI.
La regione autonoma e il circondario autonomo

86. La regione autonoma è posta nell'ambito di una repubblica federata o di un territorio. La Legge sulla regione autonoma è approvata dal Soviet Supremo della repubblica federata su proposta del Soviet dei deputati popolari della regione autonoma.

87. Nella Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa sono comprese le regioni autonome degli Adighei, del Gorno-Altaj, degli Ebrei, dei Caraciaevo-Circassi, dei Chacassi.
Nella Repubblica Socialista Sovietica Georgiana è compresa la regione autonoma dell'Ossetia meridionale.
Nella Repubblica Socialista Sovietica Azerbaigiana è compresa la regione autonoma del Nagorno-Karabach.
Nella Repubblica Socialista Sovietica Tagica è compresa la regione autonoma di Gorno-Badachsciansk.

88. Il circondario autonomo è posto nell'ambito di un territorio o di una regione. La Legge sui circondari autonomi è approvata dal Soviet Supremo della repubblica federata.

IV.
I SOVIET DEI DEPUTATI POPOLARI
E LE MODALITÀ DELLA LORO ELEZIONE

Capitolo XII.
Sistema e princìpi dell'attività
dei Soviet dei deputati popolari

89. I Soviet dei deputati popolari ­ il Soviet Supremo dell'URSS, i Soviet Supremi delle repubbliche federate, i Soviet Supremi delle repubbliche autonome, i Soviet regionali e territoriali dei deputati popolari, i Soviet dei deputati popolari delle regioni autonome e dei circondari autonomi, i Soviet dei deputati popolari di distretto, città, distretto urbano, borgata e villaggio ­ formano il sistema unitario degli organi del potere statale.

90. Il Soviet Supremo dell'URSS, i Soviet Supremi delle repubbliche federate e i Soviet Supremi delle repubbliche autonome durano in carica cinque anni.
I Soviet locali dei deputati popolari durano in carica due anni e mezzo.
Le elezioni ai Soviet dei deputati popolari sono fissate non meno di due mesi prima del termine del mandato dei Soviet corrispondenti.

91. I Soviet dei deputati popolari esaminano e decidono nelle rispettive sessioni le questioni più importanti attribuite alla loro competenza.
I Soviet dei deputati popolari eleggono commissioni permanenti, costituiscono organi esecutivi ed amministrativi, nonchè altri organi tenuti a render conto ai Soviet stessi.

92. I Soviet dei deputati popolari formano gli organi del controllo popolare, che combina il controllo statale con il controllo sociale dei lavoratori nelle imprese, nei kolchoz, negli enti e nelle organizzazioni.
Gli organi del controllo popolare controllano l'attuazione dei piani e degli obiettivi statali, combattono le violazioni della disciplina statale, le manifestazioni di campanilismo, l'impostazione dicasteriale delle questioni, la disorganizzazione, lo sperpero, le lungaggini e il burocratismo, e agevolano il perfezionamento del lavoro dell'apparato statale.

93. I Soviet dei deputati popolari, direttamente e attraverso gli organi da essi istituiti, dirigono tutti i settori della edificazione statale, economica e socio-culturale, adottano decisioni, ne assicurano l'esecuzione e ne controllano la traduzione in atto.

94. L'attività dei Soviet dei deputati popolari è basata sulla discussione e sulla decisione collettiva, libera e concreta delle questioni, sulla pubblicità, sul regolare rendiconto degli organi esecutivi ed amministrativi e degli altri organi costituiti dai Soviet di fronte ai Soviet e alla popolazione, sull'ampia partecipazione dei cittadini al loro lavoro.
I Soviet dei deputati popolari e gli organi da essi costituiti informano sistematicamente la popolazione sul proprio lavoro e sulle decisioni adottate.

Capitolo XIII.
Il sistema elettorale

95. Le elezioni dei deputati a tutti i Soviet dei deputati popolari si svolgono in base al suffragio universale, uguale e diretto, e a scrutinio segreto.

96. Le elezioni dei deputati sono a suffragio universale: tutti i cittadini dell'URSS che abbiano compiuto i 18 anni hanno diritto di eleggere e di essere eletti, ad eccezione degli alienati mentali riconosciuti tali secondo la procedura stabilita dalla legge.
Può essere eletto deputato del Soviet Supremo dell'URSS il cittadino dell'URSS che abbia compiuto i 21 anni.

97. Le elezioni dei deputati sono a suffragio uguale: ogni elettore dispone di un voto; tutti gli elettori partecipano alle elezioni a pari condizioni.

98. Le elezioni dei deputati sono a suffragio diretto: i deputati di tutti i Soviet dei deputati popolari sono eletti direttamente dai cittadini.

99. L'elezione dei deputati avviene a scrutinio segreto: il controllo sull'espressione di volontà degli elettori non è consentito.

100. Il diritto di presentare candidati a deputati appartiene alle organizzazioni del Partito comunista dell'Unione Sovietica, dei sindacati, all'Unione Comunista Leninista della Gioventù dell'URSS, alle organizzazioni cooperative e ad altre organizzazioni sociali, ai collettivi di lavoro, nonchè alle assemblee dei militari reparto per reparto.
Ai cittadini dell'URSS e alle organizzazioni sociali è garantita la discussione libera ed integrale delle qualità politiche, pratiche e personali dei candidati a deputati, nonchè il diritto di agitazione nelle riunioni, sulla stampa, per televisione e per radio.
Le spese connesse con lo svolgimento delle elezioni ai Soviet dei deputati popolari sono a carico dello Stato.

101. Le elezioni dei deputati ai Soviet dei deputati popolari si svolgono per circoscrizioni elettorali. Il cittadino dell'URSS non può, di regola, essere eletto in più di due Soviet dei deputati popolari.
Lo svolgimento delle elezioni ai Soviet è assicurato dalle commissioni elettorali, le quali sono formate da rappresentanti delle organizzazioni sociali, dei collettivi di lavoro e delle assemblee dei militari reparto per reparto.
Le modalità di svolgimento delle elezioni ai Soviet dei deputati popolari sono determinate dalle leggi dell'URSS e delle repubbliche federate ed autonome.

102. Gli elettori affidano mandati ai loro deputati.
I corrispondenti Soviet dei deputati popolari esaminano i mandati degli elettori, ne tengono conto nell'elaborazione dei piani di sviluppo economico e sociale e nella compilazione del bilancio, organizzano l'esecuzione dei mandati ed informano i cittadinisull'attuazione degli stessi.

Capitolo XIV.
Il deputato popolare

103. I deputati sono rappresentanti plenipotenziari del popolo nei Soviet dei deputati popolari.
I deputati, partecipando al lavoro dei Soviet, decidono questioni dell'edificazione statale, economica e socio-culturale, organizzano la traduzione in atto delle decisioni dei Soviet, esercitano il controllo sul lavoro degli organi statali, delle imprese, degli enti e delle organizzazioni.
Nella propria attività il deputato è guidato dagli interessi generali dello Stato, tiene conto delle richieste della popolazione della propria circoscrizione elettorale, si adopera per ottenere la traduzione in atto dei mandati degli elettori.

104. Il deputato esercita i suoi poteri senza interrompere la propria attività produttiva o di servizio.
Durante le sessioni del Soviet, nonchè per l'esercizio dei poteri di deputato negli altri casi previsti dalla legge, il deputato è esonerato dall'adempimento degli obblighi produttivi o di servizio, pur mantenendo il salario medio per il posto stabilmente occupato.

105. Il deputato ha diritto di rivolgere interrogazioni agli organi statali e ai funzionari competenti, i quali sono tenuti a rispondere all'interrogazione nella sessione del Soviet.
Il deputato ha diritto di rivolgersi a tutti gli organi statali e sociali, a tutte le imprese, gli enti e le organizzazioni per le questioni attinenti all'attività di deputato, e di partecipare all'esame delle questioni ad essi sottoposte. I dirigenti dei relativi organi statali e sociali, delle imprese, degli enti e delle organizzazioni adite, sono tenuti a ricevere il deputato senza indugio e ad esaminare le sue proposte entro i termini stabiliti.

106. Al deputato sono assicurate le condizioni per il libero ed efficace esercizio dei propri diritti ed obblighi.
L'immunità dei deputati, nonché altre garanzie connesse all'attività di deputato, sono stabilite dalla Legge sullo status dei deputati e da altri atti legislativi dell'URSS e delle repubbliche federate ed autonome.

107. Il deputato è tenuto a rendere conto del proprio lavoro e del lavoro del Soviet davanti agli elettori, nonchè davanti ai collettivi e alle organizzazioni sociali che hanno presentato la sua candidatura a deputato.
Il deputato che non si sia mostrato degno della fiducia degli elettori può essere revocato in qualsiasi momento per decisione della maggioranza degli elettori, secondo le modalità stabilite dalla legge.

V.
GLI ORGANI SUPERIORI DEL POTERE
E DELLA AMMINISTRAZIONE STATALE DELL'URSS

Capitolo XV.
Il Soviet Supremo dell'URSS

108. Organo superiore del potere statale dell'URSS è il Soviet Supremo dell'URSS.
Il Soviet Supremo dell'URSS è competente a decidere tutte le questioni attribuite dalla presente Costituzione alla competenza dell'URSS.
Sono riservate esclusivamente al Soviet Supremo dell'URSS: l'approvazione e la revisione della Costituzione dell'URSS; l'ammissione in seno all'URSS di nuove repubbliche e l'approvazione della formazione di nuove repubbliche autonome e regioni autonome; l'approvazione dei piani statali di sviluppo economico e sociale dell'URSS, del bilancio statale dell'URSS e del resoconto sulla loro attuazione; la formazione di organi dell'URSS tenuti a render conto al Soviet Supremo.
Le leggi dell'URSS sono approvate dal Soviet Supremo dell'URSS o mediante votazione di tutto il popolo (referendum), indetta per decisione dal Soviet Supremo dell'URSS.

109. Il Soviet Supremo dell'URSS si compone di due Camere: il Soviet dell'Unione e il Soviet delle Nazionalità. Le due Camere del Soviet Supremo dell'URSS hanno uguali diritti.

110. Il Soviet dell'Unione e il Soviet delle Nazionalità hanno lo stesso numero di deputati.
Il Soviet dell'Unione è eletto per circoscrizioni elettorali con ugual numero di abitanti.
Il Soviet delle Nazionalità è eletto in ragione di 32 deputati per ogni repubblica federata, di 11 deputati per ogni repubblica autonoma, di 5 deputati per ogni regione autonoma e di un deputato per ogni circondario autonomo.
Il Soviet dell'Unione e il Soviet delle Nazionalità, su proposta delle commissioni dei mandati da essi elette, prendono la decisione di convalidare i poteri dei deputati oppure, in caso di violazione della legge elettorale, di dichiarare invalide le elezioni di singoli deputati.

111. Ciascuna delle due Camere del Soviet Supremo dell'URSS elegge un presidente e quattro vicepresidenti.
I presidenti del Soviet dell'Unione e del Soviet delle Nazionalità dirigono le sedute delle rispettive Camere ed assicurano il loro ordine interno.
Le sedute comuni delle due Camere del Soviet Supremo dell'URSS sono presiedute a turno dai presidenti del Soviet dell'Unione e del Soviet delle Nazionalità.

112. Le sessioni del Soviet Supremo dell'URSS sono convocate due volte all'anno.
Le sessioni straordinarie sono convocate dal Presidium del Soviet Supremo dell'URSS di propria iniziativa, nonchè su proposta di una repubblica federata o di almeno un terzo dei deputati di una delle Camere.
La sessione del Soviet Supremo dell'URSS si compone di sedute separate e comuni delle Camere, nonchè di sedute delle commissioni permanenti delle Camere o delle commissioni del Soviet Supremo dell'URSS che si svolgono nell'intervallo tra le sessioni. La sessione si apre e si chiude con sedute separate o comuni delle Camere.

113. Il diritto di iniziativa legislativa nel Soviet Supremo dell'URSS appartiene al Soviet dell'Unione, al Soviet delle Nazionalità, al Presidium del Soviet Supremo dell'URSS, al Consiglio dei ministri dell'URSS, alle repubbliche federate rappresentate dai propri organi superiori del potere statale, alle commissioni del Soviet Supremo dell'URSS e alle commissioni permanenti delle due Camere, ai deputati del Soviet Supremo dell'URSS, alla Corte Suprema dell'URSS e al Procuratore generale dell'URSS.
Posseggono il diritto di iniziativa legislativa anche le organizzazioni sociali rappresentate dai propri organi federali.

114. I progetti di legge, e le altre questioni sottoposte all'esame del Soviet Supremo dell'URSS, sono discussi dalle Camere in sedute separate o comuni. In caso di necessità il progetto di legge, o la questione relativa, può essere trasmesso, per un esame preliminare o supplementare, ad una o più commissioni.
Una legge dell'URSS si considera approvata, se in ciascuna delle Camere del Soviet Supremo dell'URSS ha votato per essa la maggioranza del numero complessivo dei deputati della rispettiva Camera. I decreti (postanovlenie) e gli altri atti del Soviet Supremo dell'URSS sono approvati dalla maggioranza del numero complessivo dei deputati del Soviet Supremo dell'URSS.
I progetti di legge e le altre questioni più importanti della vita statale possono essere sottoposti alla discussione di tutto il popolo per decisione del Soviet Supremo dell'URSS o del Presidium del Soviet Supremo dell'URSS, presa di propria iniziativa o su proposta di una repubblica federata.

115. In caso di divergenza tra il Soviet dell'Unione e il Soviet delle Nazionalità la questione viene sottoposta alla decisione di una commissione di conciliazione formata dalle camere su basi paritetiche, dopo di che la questione viene esaminata una seconda volta, in seduta comune, dal Soviet dell'Unione e dal Soviet delle Nazionalità. Se anche in questo caso non si raggiunge un accordo, la questione viene rinviata alla discussione della successiva sessione del Soviet Supremo dell'URSS, o viene sottoposta dal Soviet stesso a votazione di tutto il popolo (referendum).

116. Le leggi dell'URSS, i decreti (postanovlenie) e gli altri atti del Soviet Supremo dell'URSS sono pubblicati nelle lingue delle repubbliche federate, a firma del Presidente e del Segretario del Presidium del Soviet Supremo dell'URSS.

117. Il deputato del Soviet Supremo dell'URSS ha diritto di rivolgere interrogazioni al Consiglio dei ministri dell'URSS, ai ministri e ai dirigenti degli altri organi formati dal Soviet Supremo dell'URSS. Il Consiglio dei ministri dell'URSS, o il funzionario cui è rivolta l'interrogazione, sono tenuti a rispondere verbalmente o per iscritto entro un termine non superiore a tre giorni, nella sessione corrente del Soviet Supremo dell'URSS.

118 Il deputato del Soviet Supremo dell'URSS non può essere sottoposto a procedimento penale, arrestato o assoggettato a sanzioni di carattere amministrativo inflitte in via giudiziaria senza il consenso del Soviet Supremo dell'URSS e, nell'intervallo tra le sue sessioni, senza il consenso del Presidium del Soviet Supremo dell'URSS.

119. Il Soviet Supremo dell'URSS elegge in seduta comune delle Camere il Presidium del Soviet Supremo dell'URSS, organo permanente del Soviet Supremo dell'URSS, tenuto a render conto al Soviet stesso in tutta la sua attività, il quale esercita, nei limiti previsti dalla Costituzione, le funzioni di organo superiore del potere statale dell'URSS nell'intervallo tra le sessioni del Soviet Supremo.

120. Il Presidium del Soviet Supremo dell'URSS viene eletto tra i deputati ed è costituito dal Presidente del Presidium del Soviet Supremo, dal Primo Vicepresidente, da quindici Vicepresidenti, in ragione di uno per ogni repubblica federata, dal Segretario del Presidium e da ventuno membri del Presidium del Soviet Supremo dell'URSS.

121. Il Presidium del Soviet Supremo dell'URSS:
1) indice le elezioni al Soviet Supremo dell'URSS;
2) convoca le sessioni del Soviet Supremo dell'URSS;
3) coordina l'attività delle commissioni permanenti delle Camere del Soviet Supremo dell'URSS;
4) esercita il controllo sull'osservanza della Costituzione dell'URSS e assicura la conformità delle costituzioni e delle leggi delle repubbliche federate con la Costituzione e con le leggi dell'URSS;
5) fornisce l'interpretazione delle leggi dell'URSS;
6) ratifica e denuncia i trattati internazionali dell'URSS;
7) annulla i decreti (postanovlenie) e le ordinanze del Consiglio dei ministri dell'URSS e dei Consigli dei ministri delle repubbliche federate qualora non siano conformi alla legge
8) stabilisce le cariche militari, i ranghi diplomatici, ed altre cariche speciali; assegna le cariche militari più elevate, i ranghi diplomatici ed altre cariche speciali;
9) istituisce gli ordini e le medaglie dell'URSS; stabilisce i titoli onorifici dell'URSS; conferisce gli ordini e le medaglie dell'URSS; assegna i titoli onorifici dell'URSS;
10) concede la cittadinanza dell'URSS, decide le questioni relative alla perdita della cittadinanza dell'URSS, alla privazione della cittadinanza dell'URSS, e alla concessione dell'asilo politico;
11) emana atti federali di amnistia e concede la grazia;
12) nomina e richiama i rappresentanti diplomatici dell'URSS presso gli Stati esteri e presso le organizzazioni internazionali;
13) riceve le credenziali e le lettere di richiamo dei rappresentanti diplomatici degli Stati esteri presso di esso accreditati;
14) forma il Consiglio di difesa dell'URSS e ne approva la composizione; nomina e revoca il comando supremo delle Forze Armate dell'URSS;
15) dichiara lo stato di assedio in singole zone o in tutto il Paese nell'interesse della difesa dell'URSS;
16) dichiara la mobilitazione generale o parziale;
17) nell'intervallo tra le sessioni del Soviet Supremo dell'URSS dichiara lo stato di guerra in caso di offensiva militare contro l'URSS o quando ciò sia necessario in adempimento di impegni internazionali risultanti da patti di reciproca difesa da un'aggressione;
18) esercita altri poteri, stabiliti dalla Costituzione e dalle leggi dell'URSS.

122. Il Presidium del Soviet Supremo dell'URSS nell'intervallo tra le sessioni del Soviet Supremo:
1) modifica in caso di necessità gli atti legislativi vigenti dell'URSS;
2) approva le modificazioni dei confini tra repubbliche federate;
3) istituisce e sopprime i ministeri dell'URSS e i comitati statali dell'URSS, su proposta del Consiglio dei ministri dell'URSS;
4) esonera dall'incarico e nomina i singoli componenti del Consiglio dei ministri dell'URSS, su proposta del presidente del Consiglio dei ministri dell'URSS, sottoponendo quindi le proprie decisioni all'approvazione del Soviet Supremo dell'URSS nella successiva sessione del medesimo.

123. Il Presidium del Soviet Supremo dell'URSS emana ukaz ed emette decreti (postanovlenie).

124. Alla scadenza del mandato del Soviet Supremo dell'URSS, il Presidium del Soviet Supremo dell'URSS conserva i suoi poteri fino alla formazione del nuovo Presidium da parte del Soviet Supremo dell'URSS sorto dalle nuove elezioni.
Il Soviet Supremo dell'URSS di nuova elezione è convocato dal Presidium del Soviet Supremo dell'URSS uscente non oltre il termine di due mesi dalle elezioni.

125. Il Soviet dell'Unione ed il Soviet delle Nazionalità eleggono tra i rispettivi deputati le commissioni permanenti per l'esame preliminare e la preparazione delle questioni di pertinenza del Soviet Supremo dell'URSS, nonchè per l'assistenza nella traduzione in atto delle leggi dell'URSS e delle altre decisioni del Soviet Supremo dell'URSS e del suo Presidium, e per il controllo sull'attività degli organi e delle organizzazioni statali. Le Camere del Soviet Supremo dell'URSS possono costituire anche commissioni su basi paritetiche.
Il Soviet Supremo dell'URSS costituisce, quando lo ritiene necessario, commissioni di inchiesta e di controllo ed altre commissioni in ordine a qualsiasi questione.
Tutti gli organi statali e sociali, le organizzazioni e i funzionari sono tenuti ad ottemperare alle richieste delle commissioni del Soviet Supremo dell'URSS e delle commissioni delle sue Camere, e ad esibire loro i materiali e i documenti necessari.
Le raccomandazioni delle commissioni sono soggette ad esame obbligatorio da parte degli organi, degli enti e delle organizzazioni statali e sociali. I risultati dell'esame, o i provvedimenti adottati devono essere comunicati alle commissioni nei termini stabiliti.

126. Il Soviet Supremo dell'URSS esercita il controllo sull'attività di tutti gli organi statali tenuti a render conto al Soviet stesso.
Il Soviet Supremo dell'URSS forma il Comitato di controllo popolare dell'URSS, che presiede il sistema degli organi del controllo popolare.
L'organizzazione e le modalità di azione degli organi del controllo popolare sono determinate dalla Legge sul controllo popolare nell'URSS.

127. Le modalità dell'attività del Soviet Supremo dell'URSS e dei suoi organi sono determinate dal Regolamento del Soviet Supremo dell'URSS e da altre leggi dell'URSS, emanate sulla base della Costituzione dell'URSS.

Capitolo XVI.
Il Consiglio dei ministri dell'URSS

128. Il Consiglio dei ministri dell'URSS ­ il Governo dell'URSS ­ è l'organo esecutivo e amministrativo superiore del potere statale dell'URSS.

129. Il Consiglio dei ministri dell'URSS è formato dal Soviet Supremo dell'URSS in seduta comune del Soviet dell'Unione e del Soviet delle Nazionalità, e si compone del Presidente del Consiglio dei ministri dell'URSS, dei Primi Vicepresidenti e dei Vicepresidenti, dei ministri dell'URSS e dei Presidenti dei comitati statali dell'URSS.
Del Consiglio dei ministri dell'URSS fanno parte d'ufficio i Presidenti dei Consigli dei ministri delle repubbliche federate.
Su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri dell'URSS, il Soviet Supremo può includere nel Governo dell'URSS i dirigenti di altri organi ed organizzazioni dell'URSS.
Il Consiglio dei ministri dell'URSS rassegna le dimissioni davanti al Soviet Supremo dell'URSS sorto da nuove elezioni alla prima sessione del medesimo.

130. Il Consiglio dei ministri dell'URSS è responsabile davanti al Soviet Supremo dell'URSS e ad esso deve rendere conto e, nell'intervallo tra le sessioni del Soviet Supremo dell'URSS, è responsabile davanti al Presidium del Soviet Supremo dell'URSS, al quale [parimenti] deve rendere conto.

131. Il Consiglio dei ministri dell'URSS è competente a decidere tutte le questioni dell'amministrazione statale attribuite alla competenza dell'URSS, in quanto esse non rientrino, conformemente alla Costituzione, nella competenza del Soviet Supremo dell'URSS e del Presidium del Soviet Supremo dell'URSS.
Nei limiti dei propri poteri il Consiglio dei ministri dell'URSS:
l) assicura la direzione dell'economia nazionale e dell'edificazione socio-culturale; elabora ed attua i provvedimenti idonei ad assicurare la crescita del benessere e della cultura del popolo, lo sviluppo della scienza e della tecnica, l'uso razionale e la tutela delle risorse naturali, a consolidare il sistema monetario e creditizio, a realizzare una politica unitaria dei prezzi, della retribuzione del lavoro e della previdenza sociale, e ad organizzare l'assicurazione statale ed il sistema unitario di contabilità e statistica; organizza l'amministrazione delle imprese e dei consorzi industriali, edilizi ed agricoli, delle imprese di trasporto e comunicazione, delle banche, nonchè delle altre organizzazioni ed enti di dipendenza federale;
2) elabora e sottopone al Soviet Supremo dell'URSS i piani statali, correnti e pluriennali, di sviluppo economico e sociale dell'URSS, e il bilancio statale dell'URSS; adotta provvedimenti per l'attuazione dei piani statali e del bilancio; presenta al Soviet Supremo dell'URSS resoconti sull'attuazione dei piani e sull'esecuzione del bilancio;
3) attua provvedimenti per difendere gli interessi dello Stato, per tutelare la proprietà socialista e l'ordine sociale, per assicurare e difendere i diritti e le libertà dei cittadini;
4) adotta provvedimenti idonei a garantire la sicurezza dello Stato;
5) esercita la direzione generale dell'organizzazione delle Forze Armate dell'URSS e determina i contingenti annuali dei cittadini sottoposti alla leva per il servizio militare effettivo;
6) esercita la direzione generale nel campo delle relazioni con gli Stati esteri, del commercio estero e della cooperazione economica, scientifico-tecnica e culturale dell'URSS con i Paesi stranieri; adotta provvedimenti per assicurare l'esecuzione dei trattati internazionali dell'URSS; approva e denuncia i trattati intergovernativi internazionali;
7) forma, in caso di necessità, comitati, direzioni generali ed altri dicasteri presso il Consiglio dei ministri dell'URSS per le questioni attinenti all'edificazione economica e socio-culturale e all'organizzazione della difesa.

132. Per la decisione delle questioni connesse con l'esigenza di assicurare la direzione dell'economia nazionale, e delle altre questioni dell'amministrazione statale, opera come organo permanente del Consiglio dei ministri dell'URSS, il Presidium del Consiglio dei ministri dell'URSS, composto dal Presidente del Consiglio dei ministri dell'URSS, dai Primi Vicepresidenti e dai Vicepresidenti.

133. Il Consiglio dei ministri dell'URSS, sulla base e in esecuzione delle leggi dell'URSS e delle altre decisioni del Soviet Supremo dell'URSS e del suo Presidium, emana decreti (postanovlenie) e ordinanze, e ne verifica l'esecuzione. I decreti e le ordinanze del Consiglio dei ministri dell'URSS devono essere obbligatoriamente eseguiti in tutto il territorio dell'URSS.

134. Il Consiglio dei ministri dell'URSS ha diritto, relativamente alle questioni attribuite alla competenza dell'URSS, di sospendere l'esecuzione dei decreti (postanovlenie) e delle ordinanze dei Consigli dei ministri delle repubbliche federate, nonchè di annullare gli atti dei ministeri dell'URSS, dei comitati statali dell'URSS e degli altri organi ad esso subordinati.

135. Il Consiglio dei ministri dell'URSS unifica e indirizza il lavoro dei ministeri federali e federali-repubblicani dell'URSS, dei comitati statali dell'URSS e degli altri organi ad esso subordinati.
I ministeri federali e i comitati statali dell'URSS dirigono i settori amministrativi ad essi affidati o esercitano la direzione intersettoriale in tutto il territorio dell'URSS direttamente o attraverso gli organi da essi costituiti.
I ministeri federali-repubblicani e i comitati statali dell'URSS dirigono i settori amministrativi ad essi affidati o esercitano la direzione intersettoriale, di regola, attraverso i ministeri, i comitati statali e gli altri organi corrispondenti delle repubbliche federate, e amministrano direttamente singole imprese e consorzi che dipendono dall'Unione. Le modalità di passaggio sotto la dipendenza dell'Unione delle imprese e dei consorzi di dipendenza repubblicana e locale sono determinate dal Presidium del Soviet Supremo dell'URSS.
I ministeri e i comitati statali dell'URSS sono responsabili dello stato e dello sviluppo dei settori amministrativi ad essi affidati; nei limiti della rispettiva competenza essi emanano atti sulla base e in esecuzione delle leggi dell'URSS, delle altre decisioni del Soviet Supremo dell'URSS e del suo Presidium, e dei decreti (postanovlenie) e delle ordinanze del Consiglio dei ministri dell'URSS, e ne organizzano e verificano l'applicazione.

136. La competenza del Consiglio dei ministri dell'URSS e del suo Presidium, le modalità della loro attività, le relazioni del Consiglio dei ministri dell'URSS con gli altri organi statali, nonchè l'elenco dei ministeri federali e federali-repubblicani e dei comitati statali dell'URSS, sono determinati, sulla base della Costituzione, dalla Legge sul Consiglio dei ministri dell'URSS.

VI.
BASI DELLA STRUTTURA DEGLI ORGANI DEL POTERE
E DELL'AMMINISTRAZIONE STATALE NELLE REPUBBLICHE FEDERATE

Capitolo XVII.
Gli organi superiori del potere e dell'amministrazione statale
della repubblica federata

137. Organo superiore del potere statale della repubblica federata è il Soviet Supremo della repubblica federata. Il Soviet Supremo della repubblica federata è competente a decidere tutte le questioni attribuite alla competenza della repubblica federata dalla Costituzione dell'URSS e dalla Costituzione della repubblica federata.
Sono riservate esclusivamente al Soviet Supremo della repubblica federata: l'approvazione e la revisione della Costituzione della repubblica federata; l'approvazione dei piani statali di sviluppo economico e sociale, del bilancio statale della repubblica federata e dei resoconti sulla loro attuazione; la formazione di organi tenuti a render conto al Soviet Supremo.
Le leggi della repubblica federata sono approvate dal Soviet Supremo della repubblica federata o mediante votazione popolare (referendum), indetta su decisione del Soviet Supremo della repubblica federata.

138. Il Soviet Supremo della repubblica federata elegge il Presidium del Soviet Supremo: organo permanente del Soviet Supremo della repubblica federata, che ad esso deve rendere conto, in tutta la sua attività. La composizione e i poteri del Presidium del Soviet Supremo della repubblica federata sono determinati dalla Costituzione della repubblica federata.

139. Il Soviet Supremo della repubblica federata forma il Consiglio dei ministri della repubblica federata ­- il Governo della repubblica federata ­-, che è l'organo esecutivo e amministrativo superiore del potere statale della repubblica federata.
Il Consiglio dei ministri della repubblica federata è responsabile davanti al Soviet Supremo della repubblica federata e ad esso deve rendere conto e, nell'intervallo tra le sessioni del Soviet Supremo, è responsabile davanti al Presidium del Soviet Supremo della repubblica federata, al quale [parimenti] deve rendere conto.

140. Il Consiglio dei ministri della repubblica federata emana decreti (postanovlenie) e ordinanze, sulla base e in esecuzione delle leggi dell'URSS e della repubblica federata, e dei decreti (postanovlenie) e delle ordinanze del Consiglio dei ministri dell'URSS, e ne organizza e verifica l'esecuzione.

141. Il Consiglio dei ministri della repubblica federata ha diritto di sospendere l'esecuzione dei decreti (postanovlenie) e delle ordinanze dei Consigli dei ministri delle repubbliche autonome, di annullare le decisioni e le ordinanze dei comitati esecutivi dei Soviet dei deputati popolari di territorio, e città (città di dipendenza repubblicana), dei Soviet dei deputati popolari delle regioni autonome e, nelle repubbliche federate non divise in regioni, dei comitati esecutivi del Soviet dei deputati popolari dei distretti e delle città corrispondenti.

142. Il Consiglio dei ministri della repubblica federata unifica e indirizza il lavoro dei ministeri federali-repubblicani e repubblicani, dei comitati statali della repubblica federata e degli altri organi ad esso subordinati.
I ministeri federali-repubblicani e i comitati statali della repubblica federata dirigono i settori amministrativi ad essi affidati, o esercitano l'amministrazione intersettoriale, sottoponendosi tanto al Consiglio dei ministri della repubblica federata quanto al ministero federale-repubblicano o al comitato statale dell'URSS corrispondente.
I ministeri e i comitati statali repubblicani dirigono i settori amministrativi ad essi affidati, o esercitano l'amministrazione intersettoriale, sottoponendosi al Consiglio dei ministri della repubblica federata.

Capitolo XVIII.
Gli organi superiori del potere e dell'amministrazione statale
della repubblica autonoma

143. Organo superiore del potere statale della repubblica autonoma è il Soviet Supremo della repubblica autonoma. Sono riservate esclusivamente al Soviet Supremo della repubblica autonoma: l'approvazione e la revisione della Costituzione della repubblica autonoma; l'approvazione dei piani statali di sviluppo economico e sociale, nonchè del bilancio statale della repubblica autonoma; la formazione di organi tenuti a render conto al Soviet stesso.
Le leggi della repubblica autonoma sono approvate dal Soviet Supremo della repubblica autonoma.

144. Il Soviet Supremo della repubblica autonoma elegge il Presidium del Soviet Supremo della repubblica autonoma e forma il Consiglio dei ministri della repubblica autonoma: il Governo della repubblica autonoma.

Capitolo XIX.
Gli organi locali del potere e dell'amministrazione statale

145. Gli organi del potere statale nei territori, nelle regioni, nelle regioni autonome, nei circondari autonomi, nei distretti, nelle città, nei distretti urbani, nelle borgate e nei centri abitati rurali sono i corrispondenti Soviet dei deputati popolari.

146. I Soviet locali dei deputati popolari decidono tutte le questioni d'importanza locale, ispirandosi agli interessi generali dello Stato e agli interessi dei cittadini residenti nel territorio del Soviet; traducono in atto le decisioni degli organi statali superiori, dirigono l'attività dei Soviet dei deputati popolari inferiori, partecipano alla discussione delle questioni di importanza repubblicana e federale e presentano le loro proposte al riguardo. I Soviet locali dei deputati popolari dirigono nel proprio territorio l'edificazione statale, economica e socio-culturale; approvano i piani di sviluppo economico e sociale e il bilancio locale; esercitano la direzione dell'attività degli organi statali, delle imprese, degli enti e delle organizzazioni ad essi sottoposti; assicurano l'osservanza delle leggi e la tutela dell'ordine statale e sociale e dei diritti dei cittadini; concorrono al consolidamento della capacità difensiva del Paese.

147. Nei limiti dei propri poteri, i Soviet locali dei deputati popolari assicurano lo sviluppo economico e sociale globale sul rispettivo territorio; esercitano il controllo sull'osservanza della legislazione da parte delle imprese, degli enti e delle organizzazioni dipendenti da istanze superiori ma ubicati nel rispettivo territorio; coordinano e controllano la loro attività nel campo dell'uso della terra, della tutela della natura, dell'edilizia, dell'utilizzazione delle risorse di lavoro, della produzione delle merci di consumo, dei servizi socio-culturali e correnti e degli altri servizi alla popolazione.

148. I Soviet locali dei deputati popolari prendono decisioni nei limiti dei poteri ad essi conferiti dalla legislazione dell'URSS, della repubblica federata e della repubblica autonoma. Le decisioni dei Soviet locali devono essere obbligatoriamente eseguite da tutte le imprese, gli enti e le organizzazioni ubicati nel territorio del Soviet, nonchè dai funzionari e dai cittadini.

149. Organi esecutivi ed amministrativi dei Soviet locali dei deputati popolari sono i comitati esecutivi, da essi eletti fra i propri deputati. I comitati esecutivi rendono conto davanti ai Soviet che li hanno eletti non meno di una volta all'anno, nonchè alle assemblee dei collettivi di lavoro e nei luoghi di residenza dei cittadini.

150. I comitati esecutivi dei Soviet locali dei deputati popolari devono rendere conto direttamente tanto al Soviet che li ha eletti, quanto all'organo esecutivo ed amministrativo superiore.

VII.
GIUSTIZIA, ARBITRATO E SORVEGLIANZA DELLA PROCURA

Capitolo XX.
I tribunali e l'Arbitrato

151. La giustizia nell'URSS è amministrata soltanto dai tribunali.
Nell'URSS operano la Corte Suprema dell'URSS, le Corti Supreme delle repubbliche federate, le Corti Supreme delle repubbliche autonome, i tribunali di territorio, regione e città, i tribunali delle regioni autonome, i tribunali dei circondari autonomi, i tribunali popolari di distretto (di città), nonchè i tribunali militari delle Forze Armate.

152. Tutti i tribunali nell'URSS sono formati secondo il principio dell'elettività dei giudici e degli assessori popolari.
I giudici popolari dei tribunali popolari di distretto (di città) sono eletti dai cittadini del distretto (della città) in base a suffragio universale, uguale e diretto, e a scrutinio segreto, per la durata di cinque anni. Gli assessori popolari dei tribunali popolari di distretto (di città) sono eletti con voto palese, per la durata di due anni e mezzo, dalle assemblee dei cittadini nei luoghi di lavoro o di residenza.
I tribunali superiori sono eletti dai corrispondenti Soviet dei deputati popolari per la durata di cinque anni.
I giudici dei tribunali militari sono eletti dal Presidium del Soviet Supremo dell'URSS per la durata di cinque anni, e gli assessori popolari sono eletti dalle assemblee dei militari per la durata di due anni e mezzo.
I giudici e gli assessori popolari sono responsabili davanti agli elettori o davanti agli organi che li hanno eletti, rendono conto davanti ad essi e possono essere revocati dagli stessi secondo le modalità stabilite dalla legge.

153. La Corte Suprema dell'URSS è l'organo giudiziario superiore dell'URSS ed esercita la sorveglianza sull'attività giudiziaria dei tribunali dell'URSS, nonchè dei tribunali delle repubbliche federate, entro i limiti stabiliti dalla legge.
La Corte Suprema dell'URSS è eletta dal Soviet Supremo dell'URSS e si compone del Presidente, dei Vicepresidenti, dei membri e degli assessori popolari. Della Corte Suprema dell'URSS fanno parte d'ufficio i presidenti delle Corti Supreme delle repubbliche federate.
L'organizzazione e le modalità dell'attività della Corte Suprema dell'URSS sono determinate dalla Legge sulla Corte Suprema dell'URSS.

154. In tutti i tribunali l'esame delle cause civili e penali si svolge collegialmente; con la partecipazione, nel tribunale di prima istanza, degli assessori popolari. Nell'amministrazione della giustizia gli assessori popolari godono di tutti i diritti del giudice.

155. I giudici e gli assessori popolari sono indipendenti e soggetti soltanto alla legge.

156. La giustizia nell'URSS è amministrata secondo il principio dell'uguaglianza dei cittadini davanti alla legge e al tribunale.

157. La trattazione delle cause è pubblica in tutti i tribunali. L'udienza delle cause a porte chiuse è ammessa soltanto nei casi stabiliti dalla legge, e in modo tale da osservare tutte le regole della procedura giudiziaria.

158. Si assicura all'imputato il diritto alla difesa.

159. Il procedimento giudiziario si svolge nella lingua della repubblica federata od autonoma, della regione autonoma, del circondario autonomo, oppure nella lingua della maggioranza della popolazione della località in questione. Alle persone che partecipano alla causa e che non conoscono la lingua in cui si svolge il procedimento giudiziario è assicurato il diritto di prendere conoscenza completa di tutti gli atti della causa, di partecipare agli atti processuali per mezzo di un interprete e di esprimersi in tribunale nella lingua materna.

160. Nessuno può essere riconosciuto colpevole di aver commesso un reato, nonchè sottoposto a sanzione penale, altrimenti che per sentenza del tribunale e in conformità con la legge.

161. I collegi degli avvocati operano allo scopo di prestare assistenza giuridica ai cittadini e alle organizzazioni. Nei casi previsti dalla legislazione, l'assistenza giuridica ai cittadini viene prestata gratuitamente. L'organizzazione e le modalità dell'attività dell'avvocatura sono determinate dalla legislazione dell'URSS e delle repubbliche federate.

162. Ai procedimenti giudiziari civili e penali è ammessa la partecipazione di rappresentanti delle organizzazioni sociali e dei collettivi di lavoro.

163. La risoluzione delle controversie economiche fra imprese, enti ed organizzazioni è effettuata dagli organi dell'Arbitrato statale nei limiti della propria competenza. L'organizzazione e le modalità dell'attività degli organi dell'Arbitrato statale sono determinate dalla Legge sull'Arbitrato statale nell'URSS.

Capitolo XXI.
La Procura

164. La sorveglianza suprema sull'esatta ed uniforme applicazione delle leggi da parte di tutti i ministeri, i comitati e i dicasteri statali, le imprese, gli enti e le organizzazioni, gli organi esecutivi ed amministrativi dei Soviet locali dei deputati popolari, i kolchoz, le organizzazioni cooperative e le altre organizzazioni sociali, i funzionari, nonchè i cittadini, è affidata al Procuratore generale dell'URSS e ai procuratori a lui sottoposti.

165. Il Procuratore generale dell'URSS è nominato dal Soviet Supremo dell'URSS, è responsabile davanti ad esso e ad esso deve rendere conto e, nell'intervallo tra le sessioni del Soviet Supremo, è responsabile davanti al Presidium del Soviet Supremo dell'URSS, al quale [parimenti] deve rendere conto.

166 I procuratori delle repubbliche federate, delle repubbliche autonome, dei territori, delle regioni e delle regioni autonome sono nominati dal Procuratore generale dell'URSS. I procuratori dei circondari autonomi, di distretto e di città sono nominati dai procuratori delle repubbliche federate e approvati dal Procuratore generale dell'URSS.

167. La durata del mandato del Procuratore generale dell'URSS e di tutti i procuratori inferiori è di cinque anni.

168. Gli organi della Procura esercitano i propri poteri indipendentemente da qualsiasi organo locale, sottoponendosi soltanto al Procuratore generale dell'URSS.
L'organizzazione e le modalità dell'attività degli organi della Procura sono determinate dalla Legge sulla Procura dell'URSS.

VIII.
STEMMA, BANDIERA, INNO E CAPITALE DELL'URSS

169. Lo stemma di Stato dell'Unione delle Repubbliche Socialiste sovietiche è rappresentato dall'immagine di una falce e di un martello sullo sfondo del globo terrestre [immerso] tra i raggi del sole e incorniciato di spighe, con la scritta nelle lingue delle repubbliche federate: «Proletari di tutti i Paesi, unitevi!». Nella parte superiore dello stemma vi è una stella a cinque punte.


170. La bandiera di Stato dell'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche è rappresentata da un drappo rettangolare rosso, nell'angolo superiore del quale, presso l'asta, sono disegnati una falce e un martello d'oro, sormontati da una stella rossa a cinque punte, orlata d'oro. Il rapporto fra la larghezza e la lunghezza della bandiera è di 1 a 2.

171. L'inno di Stato dell'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche è approvato dal Presidente del Soviet Supremo dell'URSS.

172. La capitale dell'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche è la città di Mosca.

IX
. EFFICACIA DELLA COSTITUZIONE DELL'URSS
E PROCEDURA PER LA SUA MODIFICAZIONE

173. La Costituzione dell'URSS possiede forza giuridica suprema. Tutte le leggi e gli altri atti degli organi statali sono emanati sulla base della Costituzione dell'URSS e in conformità con essa.

174. La Costituzione dell'URSS può essere modificata mediante decisione del Soviet Supremo dell'URSS, approvata con la maggioranza di non meno di due terzi del numero complessivo dei deputati di ognuna delle sue Camere.